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Padiglioni della 58° Biennale Arte di Venezia

Tutti i Padiglioni della Biennale d'Arte di Venezia: gli artisti di ogni padiglione, le opere, gli orari, i periodi, gli eventi, il costo dei biglietti e le sedi espositive.

Padiglioni Biennale d'Arte 2019 a Venezia
Padiglioni della 59° Biennale d'Arte - Arsenale, Giardini dell'Arsenale, Città di Venezia

(Foto: In Venice Today)

Mostra in corso dal 23 aprile al 27 novembre 2022


La 59° Biennale Arte aprirà al pubblico il 23 aprile. Ma il 20, 21 e 22 ci saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano improvvisamente la vita artistica veneziana. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno dell'apertura al pubblico.

Il titolo dell'edizione 59 della Biennale d'Arte è Il Latte dei Sogni.

«La mostra Il latte dei sogni prende il titolo da un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011) – spiega Cecilia Alemani - in cui l'artista surrealista descrive un mondo magico in cui la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell'immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sè. L’esposizione Il latte dei sogni sceglie le creature fantastiche di Carrington, insieme a molte altre figure della trasformazione, come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell'umano.

Notizie sulla 59° Biennale Arte di Venezia

– I premi della 59° Biennale: Vincitore del Leone d'Oro è il Padiglione della Gran Bretagna con
Sonia Boyce: Feeling Her Way

– Due menzioni speciali sono state attribuite al Padiglione della Francia e dell'Uganda.
Leone d’Oro per il miglior partecipante alla 59° Biennale Arte Simone Leigh.
Leone d’Argento per il miglior partecipante alla 59° Biennale Arte a Ali Cherri.

Vai alla pagina dei Premi della Biennale di Venezia per leggere le motivazioni

Vai alla pagina della 59° Biennale d'Arte di Venezia

Vai alla pagina degli Artisti della 59° Biennale d'Arte di Venezia

Padiglioni della Biennale d'Arte 2019 a Venezia

Padiglioni della 59° Biennale D'Arte di Venezia

Padiglione Albania Lumturi Blloshmi. Dall’inizio
Padiglione Arabia Saudita After Illusion  بعد   توهم
Padiglione Australia Desastres
Padiglione Austria Invitation of the Soft Machine and Her Angry Body Parts
Padiglione Azerbaigian Born to Love
Padiglione Brasile Com o coração saindo pela boca
Padiglione Bulgaria There you are
Padiglione Canada 2011 ≠ 1848
Padiglione Cile Turba Tol Hol-Hol Tol
Padiglione Danimarca We Walked the Earth
Padiglione Estonia Orchidelirium: An Appetite for Abundance
Padiglione Filippine Andi taku e sana, Amung taku di sana/All of us present, This is our gathering
Padiglione Finlandia Close Watch
Padiglione Francia Dreams Have No Titles
Padiglione Ghana è Black Star — The Museum as Freedom
Padiglione Germania Relocating a Structure
Padiglione Giappone Dumb Type New Work 2022
Padiglione Gran Bretagna Feeling Her Way
Padiglione Grecia Oedipus In Search Of Colonus
Padiglione Guatemala Inclusione
Padiglione Irlanda Gather
Padiglione Islanda Perpetual Motion
Padiglione Italia Storia della Notte e Destino delle Comete
Padiglione Lettonia Selling Water by the River
Padiglione Lussemburgo Faraway So Close
Padiglione Messico Hasta que los cantos broten
Padiglione Mongolia A Journey Through Vulnerability
Padiglione Paesi Nordici The Sàmi Pavilion
Padiglione Repubblica Araba Siriana The Syrians People: a common Destiny
Padiglione Spagna Correción
Padiglione Stati Uniti d'America Sovereignty
Padiglione Svizzera The Concert
Padiglione Ucraina Fountain of Exhaustion. Acqua Аlta
Padiglione Ungheria Dopo i sogni: ho il coraggio di sfidare i danni
Padiglione Uganda Radiance, They Dream in Time
Padiglione Uzbekistan Dixit Algorizmi. Il Giardino della Conoscenza
Padiglione Venezuela Tierra, País, Casa, Cuerpo

Sede espositiva della Biennale Arte dei Giardini

La sede dei Giardini rappresenta il nucleo della Mostra della Biennale fin dalla prima edizione che si tenne nel 1985. I Giardini della Biennale sono parte dei Giardini Napoleonici - l'altra parte è destinata a verde pubblico - realizzati tra il 1807 e il 1812 su progetto dell'architetto neoclassico Giannantonio Selva (1751 – 1819) demolendo le chiese di San Domenico e di Sant'Antonio.
La prima costruzione del Padiglione Centrale fu seguita dai Padiglioni Nazionali costruiti a partire dal 1907 i quai furono firmati da artisti e architetti riconosciuti nel panorama internazionale.
All'interno dei Giardini, a parte i numerosi padiglioni nazionali, si trovano anche monumenti dedicati a personalità della cultura e della politica dell'Otto e Novecento italiano.

Spazi espositivi dei Giardini della Biennale

- Padiglione Italia
- 29 Padigioni Nazionali
- Padiglione Stirling o del Libro
- Biblioteca della Biennale con oltre 150 mila volumi

I Padiglioni nazionali furono tutti costruiti su iniziativa delle singole nazioni esponenti alla Biennale secondo il seguente ordine:

1907: Belgio (Léon Sneyers)
1909: Ungheria (Géza Rintel Maróti), restaurato da Benkhard Agosto nel 1958
1909: Germania (Daniele Donghi), demolito e riedificato nel 1938 (Ernst Haiger)
1909: Gran Bretagna (Edwin Alfred Rickards)
1912: Francia (Umberto Bellotto)
1912: Olanda (Gustav Ferdinand Boberg), demolito e riedificato nel 1953 (Gerrit Thomas Rietveld) 
1914: Russia (Aleksej V. Scusev)
1922: Spagna (Javier De Luque) con facciata rinnovata nel 1952 da Joaquin Vaquero Palacios
1926: Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca (Otakar Novotny)
1930: Stati Uniti d'America (Chester Holmes Aldrich e William Adams Delano)
1932: Danimarca (Carl Brummer) ampliato nel 1958 da Peter Koch
1932: Padiglione Venezia (Brenno Del Giudice), ampliato nel 1938
1934: Austria (Josef Hoffmann)
1934: Grecia (M. Papandréou - B. Del Giudice)
1952: Israele (Zeev Rechter)
1952: Svizzera (Bruno Giacometti)
1954: Venezuela (Carlo Scarpa)
1956: Giappone (Takamasa Yoshizaka)
1956: Finlandia (Padiglione Alvar Aalto)
1958: Canada (Gruppo BBPR, Gian Luigi Banfi, Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers)
1960: Ex-magazzino della Biennale conferito all'Uruguay 
1962: Paesi Nordici: Svezia, Norvegia, Finlandia (Sverre Fehn)
1964: Brasile (Amerigo Marchesin)
1987: Australia (Philip Cox), riedificato nel 2015 (J.Denton, B.Corker, B.Marshall)
1995: Corea (Seok Chul Kim e Franco Mancuso)

Servizi dello spazio espositivo dei Giardini della Biennale

- Bar
- Ristorante
- Bookshop
- Infopoint
- Servizio guardaroba gratuito
- Noleggio gratuito passeggino
- Fasciatoio
- Sono ammessi animali al guinzaglio di piccola taglia nell'area verde dei Giardini

Come raggiungere i Giardini della Biennale di Venezia

Da Piazzale Roma e dalla Ferrovia i Giardini della Biennale sud si raggiungono in vaporetto con le linee 4.1, 5.1, 6 (la più rapida), 1 con fermata Giardini.
Da Rialto si arriva in vaporetto con le linee 1 con fermata Giardini oppure 2 fino a San Marco e poi cambio linee da San Marco (vedi sotto).
Da Piazza San Marco si arriva in vaporetto con le linee 4.1, 5.1, 1 con fermata Giardini oppure a piedi lungo Riva degli Schiavoni in 15 minuti oppure con linea .

Sede espositiva della Biennale Arte dell'Arsenale

L'Arsenale, in seguito a un progetto di recupero importante, iniziò a ospitare la Biennale d'Arte dal 1980; negli anni inoltre lo spazio dell'Arsenale si è ingrandito aggiungendo sempre maggiori spazi: il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale (2000), il Giardino delle Vergini (2009), le Sale d'Armi (2015).

Spazi espositivi dell'Arsenale per la Biennale d'Arte

- Padiglione Italia
- Padigioni Nazionali
- Corderie
- Teatro alle Tese
- Teatro Piccolo Arsenale
- Giardino delle Vergini
- Sale d'Armi
- Artiglierie
- Ponte dei Pensieri
- Isolotto
- Gaggiandre
- Fonderie e Comparto Bombarde

Servizi dello spazio espositivo dell'Arsenale

- Bar
- Ristorante
- Bookshop
- Infopoint
- Servizio guardaroba gratuito
- Noleggio gratuito passeggino
- Fasciatoio
- Spazio allattamento e pappa
- Spazio famiglie
- Non è consentito l’accesso con animali

Come raggiungere l'Arsenale di Venezia

Da Piazzale Roma e dalla Ferrovia l'Arsenale sud si raggiunge in vaporetto con le linee 4.1, 1 e fermata Arsenale o a piedi da Riva degli Schiavoni e dai Giardini (linea 6) in pochi minuti a piedi.
Da Rialto si arriva in vaporetto con le linee 1 con fermata Arsenale oppure 2 fino a San Marco e poi cambio linee da San Marco (vedi sotto).
Da Piazza San Marco si arriva in vaporetto con le linee 4.1, 1 con fermata Arsenale oppure a piedi lungo Riva degli Schiavoni in 15 minuti oppure con linea.

Storia della Biennale d'Arte

Nel 1890 Riccardo Selvatico (1849 – 1901), commediografo e poeta italiano, allora appena eletto sindaco di Venezia (1890 – 1895), in sinergia con altri esponenti culturali come il politico Antonio Fradeletto, il pittore Mario de Maria (1852 – 1924), iniziò a definire il progetto di una mostra d'arte contemporanea a cadenza biennale che potesse conferire a Venezia una centralità nel mondo e nel mercato dell'arte mondiale.

Con il sindaco precedente Lorenzo Tiepolo, grazie all'attivismo del Fradelettto e dell'assessore alla pubblica istruzione Giovanni Bordiga, futuro fondatore dello IUAV (1926) e primo presidente della Biennale d'Arte a non essere sindaco della città (1849 – 1901), fu organizzata la prima Esposizione nazionale di pittura e scultura nel 1887; questo evento fu il detonante per la creazione della futura Biennale d'Arte di Venezia.

Il Consiglio Comunale, presieduto dal Selvatico, deliberò nel 1893 l'istituzione dellEsposizione Biennale Artistica Nazionale da inaugurare il 22 aprile 1894. Ma mancando la sede espositiva si decise per i Giardini Napoleonici dove fu eretto il Palazzo dell'Esposizione su progetto dell'architetto Enrico Trevisanato, e intervento in facciata neoclassica del pittore veneziano Marius De Maria. Il Palazzo fu prima chiamato "Pro Arte", poi Palazzo Italia.
Le porte della I Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, alla presenza dei sovrani Umberto I e Margherita di Savoia, aprirono finalmente il 30 aprile 1895 a un pubblico che subito si dimostrò vorace d'arte tanto che la prima edizione arrivò a segnare il numero incredibile di 224 mila visitatori.

Durante le prime edizioni, e poi in parte fino agli anni Novanta del XX secolo, i partecipanti stranieri furono ospitati a Palazzo Italia. I primi a costruire il proprio padiglione furono i belgi con l'architetto Léon Sneyers nel 1907. Seguirono l'Ungheria (1909), la Germania (1909), la Gran Bretagna (1909), la Francia (1912), la Russia (1914) prima della pausa forzata durante la Prima Guerra Mondiale che fece saltare le due edizioni del '16 e '18. Prima però il Fradeletto ebbe il tempo di far togliere un Picasso dal Padiglione Italia (1914), Salone Spagnolo, per evitare - secondo lui - di turbare il pubblico.

Orari: Giardini dalle 10.00 alle 18.00. Arsenale dalle 10.00 alle 18.00 (dalle 10.00 alle 20.00 il venerdì e il sabato fino al 30 settembre). Chiuso il lunedì (escluso 13 maggio, 2 settembre, 18 novembre).
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. In rete € 21,50 fino al 31 marzo 2019.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.5218704
E-mail: aav@labiennale.org
Sito web: Biennale di Venezia


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