Padiglione Australiano, Australia della 59° Biennale d'Arte - Padiglione Australiano, Giardini della Biennale, Castello - Venezia
(Photo: Marco Fusinato DESASTRES, 2022 solo durational performance as installation 200 days Installation view, Australia Pavilion, 59th International Art Exhibition of La Biennale di Venezia, 2022 Photographer: Andrea Rossetti)
Mostra in corso dal 23 aprile al 27 novembre
2022
La 59° Biennale Arte aprirà al pubblico il 23 aprile. Ma il 20, 21 e 22 ci saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano
improvvisamente la vita artistica veneziana. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno dell'apertura al pubblico.
Il titolo dell'edizione 59 della Biennale d'Arte è Il Latte dei sogni.
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Padiglione Australiano, Australia alla 59° Biennale D'Arte di Venezia
Titolo della mostra al Padiglione Australia è Desastres.
Artisti: Marco Fusinato.
Curatori: Alexie Glass-Kantor.
Commissari: Australia Council for the Arts.
Sede: Padiglione Australia, Giardini - Venezia
Comunicato Stampa del Padiglione Australiano, Australia alla 59° Biennale di Venezia
— L’Australia Council for the Arts presenta DESASTRES, di Marco Fusinato e curato da Alexie
Glass-Kantor, ai Giardini della Biennale.
— L’artista si esibirà con DESASTRES ogni giorno, in occasione della Biennale Arte 2022, per un
totale di 200 giorni.
— L’abilità di Marco Fusinato di orchestrare lo spettacolo e di riunire dal punto di vista
concettuale una moltitudine di riferimenti artistici, storici e culturali, è alla base di DESASTRES.
— Il pubblico avrà l’opportunità di interagire con DESASTRES tramite il canale Instagram
@desastres_desastres, il sito web desastresdesastres.com, e la diretta in streaming che si terrà
sabato 23 aprile 2022.
DESASTRES di Marco Fusinato farà il suo debutto presso il padiglione australiano dei Giardini della Biennale.
DESASTRES, curata da Alexie Glass-Kantor, sarà in esposizione per l’intera durata della Biennale Arte 2022.
L’opera rappresenta un invito per il pubblico a riunirsi all’interno di un concentrato di energia. Quello che non si
può vedere si può percepire: il suono come materia fisica in grado di creare un’esperienza trasformativa.
Nell’installazione di DESASTRES, Fusinato utilizza attrezzature associate a lenti come forma scultorea. L’opera
sarà unica ogni giorno e, durante l’esibizione, trasformerà l’esperienza fisica di ogni membro del pubblico.
Fusinato ha affermato: “La mia idea di “stimolare il pubblico” è quella di ricordare ad esso che è vivo, che ha
un cuore pulsante. L’opera coinvolgente e di larga scala vede Fusinato improvvisare frammenti di rumore, feedback saturo e
intensità discordanti con una chitarra elettrica, generando un’abbondanza di immagini disconnesse tra loro su
una parete portante con LED che si estende dal pavimento al soffitto. Allo stesso tempo, il padiglione funge= da
studio e spazio di ricerca in cui l’artista può testare causa ed effetto in tempo reale.
Le immagini hanno origine da un flusso di parole ottenuto da una ricerca aperta su diverse piattaforme online.
Non vi è un tema alla base, bensì l’immersione del suono e dell’immagine è aperta all’interpretazione del
pubblico. L’intento è di voler creare una sorta di allucinazione, di ebrezza del disorientamento e di sfinimento da
confusione.
Glass-Kantor ha spiegato: “DESASTRES è un mostro. Un banchetto di immagini che spaziano da quella
innocua a quella sfacciata, assurda, contorta, sublime, forte e inquietante. Nell’insieme, le immagini si
costruiscono cumulativamente, percorrendo giudiziosamente la strada tra il caos e l’intento. Il pubblico che
ammirerà DESASTRES sarà testimone di un’opera che lo spingerà a non osservare più niente in maniera
singolare, bensì ad osservare immagini perenni”.
L'opera è il frutto degli interessi di Fusinato per la musica sperimentale, la cultura underground, le immagini dei
mass media e la storia dell’arte. L’esibizione esplora le tematiche della dedizione, della perseveranza e
dell’assenteismo attraverso la costante presenza (e assenza) dell’artista all’interno dello spazio. Il titolo è stato
influenzato dal gruppo doom metal giapponese Corrupted, i cui testi sono sempre scritti in lingua spagnola, e dal
contesto in cui Goya ha realizzato la serie Los Desastres de la Guerra (1810-20).
Fusinato ha affermato: “Sono consapevole del fatto che i miei riferimenti sono abbastanza indiretti, marginali e
impopolari. Inoltre, non ho alcuna aspettativa che ciò che produco “piaccia”, quindi non rimango mai deluso”.
Due elementi materiali compongono l’installazione: la parete portante con LED che si estende dal pavimento al
soffitto e la parete di amplificazione, entrambe selezionate dall’artista per la loro presenza e forma
scultorea.L’imponenza della parete con LED che occupa lo spazio travolge il pubblico con immagini generate
dall’artista attraverso un’unità di controllo personalizzata. Se impostata in modalità lenta, un’immagine può
apparire per un’intera giornata, mentre se impostata in modalità veloce, possono apparire sessanta immagini al
secondo. L’artista continuerà a portare all’interno del padiglione oggetti che innescano un approccio esteso
all’opera. Un quadro rappresentante una testa decapitata rappresenta la mascotte di DESASTRES.
Originari della zona ai piedi delle Dolomiti a circa 100 chilometri a nord di Venezia, i genitori di Fusinato
emigrarono in Australia, Paese natale dell’artista. Il suo rapporto ancestrale con Venezia ha una sorte poetica
che lo vede fare ritorno nella regione veneta per rappresentare l’Australia, il Paese in cui i suoi genitori hanno
cercato una nuova vita.
L’artista sostiene: “Torno esattamente nello stesso posto da cui i miei genitori sono emigrati per rappresentare
il Paese in cui sono emigrati. Il divario temporale è enorme”.
Glass-Kantor ha affermato: “DESASTRES pone al centro dell’opera il pubblico. Tramite la combinazione del
suono e dell’immagine, il pubblico sperimenterà l’installazione e l’esibizione. DESASTRES offrirà una vera e
propria esperienza fisica in cui il pubblico percepirà sensazioni, ammirerà e udirà, immerso nell’intensità del
suono e delle immagini. L’esperienza totalizzante che ne deriva è aperta al pubblico al fine di interpretarla e darle
un senso”.
L’Australia Council for the Arts è il commissario per le partecipazioni nazionali dell’Australia alla 59esima edizione
della Mostra d’Arte Internazionale della Biennale di Venezia.
L’Amministratore delegato Adrian Collette AM ha affermato: “Quest’anno non mancherà nulla al padiglione
australiano, e, in seguito al subbuglio degli ultimi anni, questa esibizione che si svolgerà a Venezia sarà una delle più attese. DESASTRES di Marco Fusinato, curata da Alexie Glass-Kantor, promette un’esperienza esclusiva.
Come prima opera di lunga durata presentata al padiglione australiano, essa costituirà, inoltre, una prova di
resistenza per l’artista.
Questo importante progetto è stato possibile grazie a investimenti pubblici e privati. La presenza dell’Australia a
Venezia rappresenta una preziosa occasione per esibire l’arte e la cultura australiane su una piattaforma globale,
oltre a offrire agli artisti un’opportunità grazie ai nostri programmi di sviluppo professionale”.
Il pubblico che non sarà in grado di recarsi di persona a Venezia potrà comunque ammirare il progetto grazie
alla diretta in streaming che si terrà sabato 23 aprile, e potrà seguire l’esibizione di lunga durata tramite il canale
Instagram @desastres_desastres, e il sito web del progetto, www.desastresdesastres.com, su cui vengono
aggiunti quotidianamente spezzoni dell’esibizione di Fusinato.
La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione co-pubblicata dall’Australia Council e da Lenz e distribuita
da Lenz. Sarà corredata da un saggio di Branden W Joseph, professore di storia dell’arte alla Columbia University
e da un’ampia intervista di Alexie Glass-Kantor con Marco Fusinato. Inoltre, saranno presenti testi redatti dalla
teorica critica e regista Elizabeth Povinelli, dalla ricercatrice sull’intelligenza artificiale e autrice Kate Crawford,
dallo scrittore e curatore Chus Martinez e dai musicisti e chitarristi outre Thurston Moore (Sonic Youth), Stephen
O’Malley (SUNN O) e Bruce Russell (Dead C).
Informazioni utili per la visita
Orari:
dal 23 aprile al 25 settembre dalle 11 alle 19. Dal 27 settembre al 27 novembre dalle 10 alle 18.
Solo Arsenale fino al 25 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45). Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre, 21 novembre)
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. Biglietto intero in rete € 25.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.5218704
E-mail: aav@labiennale.org
Sito web: Biennale
di Venezia |