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Padiglione Estone, Estonia alla 59° Biennale di VeneziaIl Padiglione Estone, Estonia alla 59° Biennale d'Arte di Venezia: gli artisti del padiglione, le opere, gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e la sede espositiva. |
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![]() Padiglione Estone, Estonia della 59° Biennale d'Arte - Padiglione Estonia, Giardini della Biennale, Castello - Venezia Mostra in corso dal 23 aprile al 27 novembre 2022 La 59° Biennale Arte aprirà al pubblico il 23 aprile. Ma il 20, 21 e 22 ci saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano improvvisamente la vita artistica veneziana. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno dell'apertura al pubblico. Il titolo dell'edizione 59 della Biennale d'Arte è Il Latte dei sogni. Vai alla pagina della 59° Biennale d'Arte di Venezia Vai alla pagina degli Artisti della 59° Biennale d'Arte di Venezia Padiglione Estone, Estonia alla 59° Biennale D'Arte di VeneziaTitolo della mostra al Padiglione Estonia è Orchidelirium: An Appetite for Abundance.Artisti: Kristina Norman, Bita Razavi. Curatori: Corina L. Apostol. Commissari: Maria Arusoo, Estonian Centre for Contemporary Art (CCA). Sede: Padiglione Canada, Giardini - Venezia. Comunicato Stampa del Padiglione Estone, Estonia alla 59° Biennale di VeneziaKristina Norman e Bita Razavi, in stretto dialogo con la curatrice Corina L. Apostol, presenteranno Orchidelirium. An Appetite for Abundance , una mostra che comprende installazione, film, fotografia, archivio e performance, collegando il passato con il presente, il tutto attraverso l'obiettivo della botanica coloniale e delle sue ramificazioni socio-politiche. Gli artisti e il curatore, con la guida dell'advisor Sadiah Boonstra, e il contributo di un team di collaboratori creativi creeranno un ambiente immersivo, caratterizzato da una trilogia di film di Norman e un intervento spaziale performativo di Razavi. La mostra prende come punto di partenza la storia trascurata dell'artista e viaggiatrice del mondo estone del diciannovesimo secolo Emilie Rosalie Saal. Il suo lavoro di artista della flora botanica tropicale, combinato con la sua storia personale, funge da caso di studio per storie intrecciate di autodeterminazione, esperienze coloniali, strutture neocoloniali, botanica, scienza e arte. Il titolo del progetto riflette la follia delle orchidee che attanagliava gli europei nell'Ottocento, Saal compreso, alimentata da un'abbondanza di illustrazioni botaniche che cancellavano i contesti e promuovevano una visione estrattivista dei paesaggi e delle persone locali. L'ossessione per la raccolta di orchidee tropicali che abbraccia storie e geografie ha ispirato Apostol a ricercarne il simbolismo e l'abuso di potere esercitato dagli adoratori di orchidee. Quali sono state le conseguenze delle scelte di Saal per le popolazioni e i paesaggi indigeni? Norman e Razavi riflettono sul proprio patrimonio culturale e sulle esperienze vissute, mentre cercano di impegnarsi in modo critico con i discorsi coloniali e neocoloniali nel contesto dell'Estonia di oggi. L'intervento spaziale di Razavi inizia fuori dal padiglione, dove il pubblico, inizialmente inconsapevole, entra in un sistema di categorizzazione. Rievocando le divisioni di classe inscritte nell'architettura, coinvolge lo spettatore a riflettere sulle nozioni di gerarchia e privilegio attraverso la performance. Affrontando cancellazioni storiche e narrazioni incomplete, Razavi utilizza i cambiamenti di luce in un'installazione site-specific e in vetrine. Una scultura cinetica evoca un kratt, una creatura magica ridotta in schiavitù della mitologia estone, producendo disegni botanici a comando per coloro che ne accettano le conseguenze. Il Centro Estone per l'Arte Contemporanea è il rappresentante ufficiale dell'esposizione estone ed è finanziato dal Ministero della Cultura estone. A proposito di Kristina Norman Kristina Norman (1979) è un'artista e documentarista con sede a Tallinn, che esplora le traiettorie convergenti dell'identità nazionale, della politica della memoria e dello spazio pubblico. A proposito di Bita Razavi Bita Razavi (1983) è un'artista multidisciplinare nota soprattutto per la sua pratica di autofiction incentrata su osservazioni e riflessioni su una varietà di situazioni quotidiane. A proposito di Corina L. Apostol Corina L. Apostol (1984) è curatrice presso la Tallinn Art Hall e co-curatrice e coordinatrice del progetto di ricerca collaborativo internazionale basato sulla pratica, "Beyond Matter—Cultural Heritage on the Verge of Virtual Reality". A proposito di Emilie Rosalie Saal Emilie Rosalie Saal (1871–1954) è nata a Tartu, ha studiato arte a Pietrogrado (San Pietroburgo), poi ha raggiunto il marito Andres Saal a Java tra il 1899 e il 1920. Informazioni utili per la visitaOrari: dal 23 aprile al 25 settembre dalle 11 alle 19. Dal 27 settembre al 27 novembre dalle 10 alle 18. Solo Arsenale fino al 25 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45). Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre, 21 novembre)Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. Biglietto intero in rete € 25. Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.5218704 E-mail: aav@labiennale.org Sito web: Biennale di Venezia |
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