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Padiglione Danese, Danimarca alla 58° Biennale di Venezia

Il Padiglione Danese, Danimarca alla 58° Biennale d'Arte di Venezia: gli artisti del padiglione, le opere, gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e la sede espositiva.

Padiglione Danese. Danimarca Biennale d'Arte 2019 a Venezia
Padiglione della Danimarca della 58° Biennale d'Arte - Giardini della Biennale, Castello - Venezia

Mostra in corso dal 11 maggio al 24 novembre 2019

La 58° Biennale d'Arte aprirà al pubblico l'11 maggio 2019. Ma a partire da pochi giorni prima dell'apertura vi saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano improvvisamente la vita artistica veneziana. Il titolo dell'edizione 58 della Biennale d'Arte è May You Live In Interesting Times ossia "Possa tu vivere tempi interessanti".

Gli artisti invitati a esporre alla 58° Biennale d'Arte di venezia sono 79, con una prevalenza femminile. Tra loro i 2 italiani Ludovica Carbotta e Lara Favaretto. La prima realizzerà un'opera site specific a Forte Marghera, all'interno dell'edificio noto come Polveriera austriaca.

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Padiglione Danese, Danimarca alla 58° Biennale D'Arte di Venezia

Titolo della mostra al Padiglione della Danimarca è Heirloom.

Artista: Larissa Sansour.
Curatore: Nat Muller.
Commissario: The Danish Arts Foundation: Lisette Vind Ebbesen (Chair), Peter Land, Jane Jin Kaisen, Charlotte Fogh and Søren Assenholt.
Sede: Giardini
Sito Web: Padiglione Danese

Comunicato Stampa

In occasione della 58. Esposizione Internazionale d�Arte - La Biennale di Venezia - l�artista Danese Larissa Sansour, di origini palestinesi, presenter� l�opera Heirloom, una riflessione ultraterrena sul concetto di memoria, storia e identit�. La mostra, curata da Nat Muller, invita lo spettatore a entrare in un universo oscuro attraverso un film di fantascienza proiettato su due canali, un�installazione scultorea e un intervento architettonico nel padiglione.

�Il film dal titolo �In Vitro� � ambientato nella citt� di Betlemme, decadi a seguito di un disastro ecologico. In punto di morte l�anziana fondatrice di un vivaio sotterraneo dialoga con la sua giovane erede, la quale, nata in un mondo sottosuolo, non ha mai visto la terra e la citt� che sar� destinata a ripiantare e ripopolare.

Il film si concentra su temi chiave quali, il trauma ereditario, l�esilio e la memoria collettiva.� �La giovane donna si trova a combattere con i propri ricordi, respingendoli come se fossero fantasie di poca importanza, metafore o simboli. Sono questi i temi che, al momento, mi interessano e preoccupano maggiormente. La negoziazione tra segni ed elementi formali che attribuiscono significato all�identit� costituisce un concetto chiave nei miei lavori pi� recenti. Sebbene questi segni contribuiscano a erigere le fondamenta di una coscienza condivisa, tuttavia essi tendono a svuotare di ogni significato i concetti che enfatizzano, fino a privarli di senso.�

�L�installazione scultorea ricrea in scala monumentale un particolare del film carico di connotati psicologici. Esplorando a fondo il trauma della protagonista, lo traduce in una presenza fisica e immanente.�

Larissa Sansour, Febbraio 2019

L�interazione tra finzione e realt�, la commistione continua e in evoluzione tra storia e mitologia, sono alcuni dei temi ricorrenti nella ricerca artistica di Larissa Sansour. La curatrice, Nat Muller, spiega come: �La fantascienza � un mezzo attraverso cui scenari immaginari, irreali e futuri possono essere contestati e al tempo stesso testati, dove le storie di ciascun individuo e le esperienze personali si intrecciano con quelle collettive. La fantascienza offre un luogo e una temporalit� in cui rimembranza e oblio competono, dove il passato, il presente e persino il futuro vengono talvolta debellati. Ci� nonostante, essa costituisce anche una dimensione ricca di possibilit�, in cui creare mondi alternativi o, se non altro, alterit� totalmente radicali.�

Il film In Vitro � diretto da S�ren Lind e presenta attori palestinesi di fama internazionale come Hiam Abbass e Maisa Abn Elhadi. � stato filmato tra Betlemme, Londra e Oxfordshire.

Larissa Sansour � nata nel 1973, nel territorio a est di Gerusalemme.
Ha studiato arte a Copenaghen, Londra e New York. Il suo lavoro � frutto di una ricerca interdisciplinare in cui film, fotografia, installazione e scultura convergono ed evolvono in parallelo. Sansour ha presentato il proprio lavoro in contesti internazionali, di recente a Dar El-Nimr a Beirut. Il film �In the Future They Ate from The Finest Porceilan� (Nel futuro mangiarono dalla porcellana pi� raffinata) � stato presentato a Liverpool, Roma, Cardiff, Copenaghen, Nottingham, Dubai, Madrid e Londra, mentre l�opera �Nation Estate� (Propriet� Nazionale) � stata presentata a Roma, Gerusalemme, Copenaghen, Wolverhampton, Turku e Parigi. Sansour vive e lavora a Londra.

Nat Muller lavora come curatrice indipendente e scrittrice tra Birmingham e Amsterdam.
Ha pubblicato in larga parte di arte contemporanea e ha curato come editrice una serie di monografie. I suoi progetti di mostra recenti comprendono: Spectral Imprints (Impronte Spettrali) per il Premio d�Arte del Gruppo Abraaj di Dubai (2012); This is the Time. This is the Record of the Time (Questo � il Momento. Questa � la Testimonianza del Momento) presso il Museo Stedelijk Bureau di Amsterdam e presso la Galleria d�Arte dell�Universit� Americana di Beirut (2014/15); il Premio Annuale per Giovani Artisti A.M. Qattan presso Qalandiya International, Ramallah, nel 2016.
Attualmente, � candidata al Dottorato di Ricerca presso la City University di Birmingham con una borsa di studio dell�Art & Humanity Research Council dove conduce un progetto sul ruolo della fantascienza nella pratica degli artisti d�arte contemporanea del Medio Oriente.

Orari: Giardini dalle 10.00 alle 18.00. Arsenale dalle 10.00 alle 18.00 (dalle 10.00 alle 20.00 il venerdì e il sabato fino al 30 settembre). Chiuso il lunedì (escluso 13 maggio, 2 settembre, 18 novembre).
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. In rete € 21,50 fino al 31 marzo 2019.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.5218704
E-mail: aav@labiennale.org
Sito web: Biennale di Venezia


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