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Mostra Colors in Venice a Palazzo Zaguri di Venezia dal 15 aprile al 19 maggio 2023

La Mostra Colors in Venice in corso a Venezia: gli orari, i periodi, il costo e l'acquisto dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Acquisto Colors in Venice Venezia

Mostra Colors in Venice Venezia
Colors in Venice - Fondazione Giacomo Casanova, Palazzo Zaguri - Campo San Maurizio - Venezia

Mostra in corso dal 15 aprile al 19 maggio 2023

Arriva a Palazzo Zaguri una mostra personale di Andrea Benetti, primo artista ad esporre nella nuova sede veneziana della Fondazione Giacomo Casanova.

La mostra Colors in Venice

La mostra di Andrea Benetti, intitolata Colors in Venice, curata dal professor Francesco Paolo Campione, nasce dall'invito della Fondazione Giacomo Casanova ad Andrea Benetti, ad essere il primo artista ad esporre nella nuova sede veneziana della Fondazione, situata nel centralissimo sestiere di San Marco, nello storico Palazzo Zag�ri.

Oltre ad essere onorato dal prestigioso invito, � subentrato per Andrea Benetti il legame affettivo e professionale, che lo lega alla citt� lagunare fin dal 2009, quando ha presentato alla 53. Biennale di Venezia, all'Universit� Ca' Foscari, il Manifesto dell'Arte Neorupestre. Nel Manifesto, Benetti ipotizza un ponte immaginario tra l'origine preistorica dell'arte e la sua contemporaneit�. Negli anni successivi, in collaborazione con il D.A.R. Dipartimento delle Arti dell'Universit� di Bologna, ha ideato il progetto intitolato Colori e suoni delle origini, che � stato presentato nel 2013, a Bologna, a Palazzo D'Accursio, nel 2014 all'Universit� di Bari e nel 2015 a Lecce, nel Castello Carlo V.

Con le opere ispirate all'astrattismo e realizzate in bassorilievo su tela, per simboleggiare idealmente l'irregolarit� della parete rocciosa, Benetti sottolinea come simboli ricorrenti e forme embrionali della pittura astratta fossero gi� presenti nell'arte preistorica. Egli focalizza l'attenzione del pubblico sull'odierno modo di comunicare, basato anch'esso su icone e simboli ed orientato verso un'estrema semplificazione visiva, come se si trattasse di un ritorno alle origini.

L'analogia alla base del progetto evidenzia come i pi� diffusi mezzi di comunicazione, di lavoro e di intrattenimento, in uso su larga scala nella societ� contemporanea, interagiscano con l'uomo attraverso l'uso della vista, che funge da percettore di immagini e simboli; immagini che possono trasmettere messaggi, curiosit� e conoscenza. Computer, smartphone, tablet sono ormai mezzi di fruizione di massa, con cui quotidianamente percepiamo e trasmettiamo la realt�, o l'illusione di essa.

Mediante una trasfigurazione ed una rivisitazione ideale dei simboli, realizzata da Andrea Benetti, tra l'onirico ed il reale, rivivono le forme ed i colori delle origini. Forme e colori che i nostri antenati, agli albori dell'umanit�, scoprivano per la prima volta ed utilizzavano nelle pitture Rupestri, per �comunicare� con entit� superiori, donando alla genesi dell'arte una sacralit� eterna. Benetti svolge, da parecchi anni, la propria ricerca sulla pittura Rupestre, rendendole omaggio con opere che la citano, la trasfigurano e la reinventano. Egli parte dal concetto che nella pittura Rupestre erano gi� contenute tutte le future vie della pittura moderna, tra cui il figurativo, l'astrattismo (oggetto di questa mostra), il simbolismo ed il concettuale.

La biografia e l'amore, che legano Andrea Benetti a Venezia, l'hanno spinto a trasformare la mostra in un omaggio alla citt� lagunare, intitolandola Colors in Venice. I lavori in mostra appartengono al classico stilema pittorico dell'artista bolognese, ispirato all'Astrattismo delle Origini. Opere che nascono da un bassorilievo, realizzato in fondo gesso su tela, che successivamente � pigmentato con sostanze naturali, quali caff�, henn�, cacao, curcuma, ossidi, ecc. e reso simile cromaticamente a vari tipi di roccia presenti in natura. Nella fase finale sono utilizzati i colori ad olio, con i quali sono dipinte alcune parti dell'opera.

Brevi cenni biografici

Andrea Benetti, (n. 1964) pittore, disegnatore e fotografo, � l'ideatore del Manifesto dell'Arte Neorupestre, presentato alla 53� Biennale di Venezia, all'Universit� Ca' Foscari. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni d'arte di musei e istituzioni di tutto il mondo, tra cui le Nazioni Unite, il Vaticano, il Quirinale (Presidenza della Repubblica Italiana) e la Camera dei Deputati (Parlamento Italiano).
La sua pittura � stata pi� volte oggetto di ricerche universitarie. Benetti ha collaborato con diverse universit�, organizzando mostre e seminari sulla sua arte presso le Universit� di Bologna, Roma Tre, Ferrara, Bari, Lecce e Bergamo e la Johns Hopkins University. Nel 2020 gli � stato conferito il Premio Nettuno d'Oro della citt� di Bologna. La voce Andrea Benetti � presente in varie enciclopedie, tra cui la Treccani, la De Agostini (le pi� prestigiose enciclopedie italiane), WikiArt (la pi� importante enciclopedia d'arte online) ed � presente su Wikipedia, tradotta in trenta lingue.

Francesco Paolo Campione (n. 1964) insegna Antropologia culturale e Antropologia dell'Arte (dal 2001) all'Universit� di Messina e all'Universit� dell'Insubria ed � direttore del Museo delle Culture di Lugano (dal 2005). Da oltre vent'anni si occupa di antropologia dell'arte, di museologia e di gestione di organizzazioni che operano in campo culturale, alternando le attivit� di ricerca con l'insegnamento accademico e la direzione d'istituti culturali e musei. Ha compiuto ricerche sul campo in Nuova Guinea, a Bali e in Laos.
A oggi, ha curato pi� di trenta esposizioni temporanee d'arte in diversi paesi e ha al suo attivo numerosi volumi, cataloghi d'arte e articoli scientifici su riviste e opere d'altri. Nell'ambito dell'organizzazione e della gestione di strutture operanti nel campo della cultura, ha elaborato e sperimentato moderni sistemi fondati sulla pianificazione a medio e lungo termine, sull'interazione organica col territorio e sullo sviluppo di reti internazionali di condivisione e promozione delle attivit�, operando anche come consulente di istituzioni ed enti locali in Italia e in Svizzera.

Informazioni utili per la visita

Orari: dalle 10.00 alle 18.00. Aperto tutti i giorni.
Biglietti: ingresso libero.
Sito web: Palazzo Zaguri



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