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Mostra Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso alla Fondazione Cini di Venezia

La Mostra Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso in corso alla Fondazione Cini di Venezia: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Mostra Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso Venezia
Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso - Fondazione Cini, Isola di San Giorgio, 8 - Venezia

(Foto: Eleonora Duse in gondola, fotografia di Primoli, 1894 ca., Archivio Duse, Ve FGC)

Mostra in corso dal 1 settembre al 8 marzo 2023

La Fondazione Giorgio Cini presenta una mostra che sarà un viaggio fotografico nella vita della grande attrice. Parte II Eleonora e l'Italia.

Comunicato stampa della mostra Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso

In preparazione della grande ricorrenza del 2024, che celebra i cento anni dalla scomparsa di Eleonora Duse (1858-1924), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma propone una mostra sulla celebre attrice italiana a partire dai documenti conservati nel prezioso archivio personale dell’artista. Questo nuovo progetto espositivo segue quello dedicato al delicato e profondo rapporto tra l’attrice e la città di Venezia e intende ampliare lo sguardo al contesto nazionale, nel quale Eleonora Duse crebbe, si affermò e che contribuì a modificare significativamente.

Questa mostra costituisce il secondo appuntamento di un ciclo di esposizioni promosse in Stanza Duse volte a indagare un particolare aspetto della vicenda biografica e artistica di Eleonora Duse: il rapporto dell’attrice con il territorio veneziano e veneto (2022), il successo in Italia, il contesto teatrale nazionale (2023) e la fama internazionale (2024).

Accanto alle stampe fotografiche che ritraggono l’attrice in momenti privati e scatti posati in abiti di scena, il visitatore potrà vedere una selezione di oggetti e documenti appartenuti all’attrice. L’insieme di questi materiali permettono di ricostruire il legame di Eleonora Duse con la scena teatrale italiana dei decenni a cavallo tra XIX e XX secolo. Eleonora nasce in una famiglia di attori italiani di modesta fortuna, raggiunge presto il successo esibendosi nei più importanti teatri della penisola, è la musa di diversi drammaturghi e sodale collaboratrice dei più importanti attori italiani del tempo. Tra gli scrittori che hanno scritto per lei si ricordano Giuseppe Giacosa, Gabriele D’Annunzio, Marco Praga, Tommaso Gallarati Scotti e Giovanni Verga che, in occasione della prima di Cavalleria Rusticana, scrisse di lei: “che artista è quella Duse e come prese a cuore le mie parti!”.

Sempre in Italia, ma nei lunghi anni passati lontano dalle scene, Eleonora Duse si fa promotrice di una bella iniziativa sociale, “la libreria delle attrici” e gira il film Cenere, tratto da una novella del futuro premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda.

Archivio di Eleonora Duse

L’Archivio Duse rappresenta, ad oggi, la colle¬zione più ampia e completa di documenti sulla vita e sull’arte della grande attrice italiana. Grazie alla sua importanza costituisce, da anni, un’oc¬casione imperdibile per studenti, studiosi e docenti che vogliono approfondire la conoscenza del teatro ita¬liano ed europeo nei decenni a cavallo tra XIX e XX Secolo.

All’interno di questa importante collezione conflui¬scono diverse donazioni che, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 del Novecento, hanno dato vita ad altrettanti fondi d’archivio.La più importante di queste donazioni è quella della nipote ed unica erede di Eleonora Duse, Eleonora Ila¬ria Bullough, Sister Mary Mark, che nel 1968 decise di donare alla Fondazione Cini tutto quello che ancora possedeva della nonna materna. Tra i materiali giun¬ti a San Giorgio dall’Inghilterra una rilevante serie di lettere, libri, molti copioni, alcuni dei quali autografi dell’attrice o dell’autore del testo, diversi bellissimi abi¬ti, mobilio e molti oggetti personali.All’interno dell’Archivio, un posto di rilie¬vo spetta anche al fondo Signorelli, che contie¬ne vari e preziosi materiali raccolti negli anni da Olga Resnevic Signorelli, amica e prima biografa dell’attrice.

Questa donazione avvenuta nel dicembre del 1977 da parte della figlia, Vera Signorelli Cacciatori, è giunta in Fondazione nel febbraio del 1978. Tra i ma¬teriali donati, innumerevoli immagini fotografiche del¬la Duse in costume e nella vita privata e diverse centi¬naia di lettere inviate e ricevute dall’attrice negli anni. Di grande interesse anche alcune immagini dei luoghi e dei teatri da lei frequentati e fotografie di amici, fa¬miliari e colleghi che restituiscono uno spaccato molto interessante del teatro coevo.

La più recente tra le donazioni confluite nell’archivio Duse è quella dell’Istituto Strasberg di New York che nel 2015 ha donato alla Fondazione Giorgio Cini i documenti che Lee Strasberg aveva collezionato su Eleonora Duse dopo averla vista recitare nel 1923. Il giovanissimo Strasberg assistette alle rappresentazioni ibseniane de La donna del mare e di Spettri, rimanendo profondamente colpito dalla potenza e dal fascino dell’attrice. È lui stesso a ricordare una Duse straordinaria, capace di riempire con l’energia della sua interpretazione l’intero Metropolitan Opera House, allora il teatro d’opera più grande al mondo.

Informazioni utili per la visita

Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.
Biglietti: intero € 12; ridotto € 6.
Telefono: +39.041.5223563
E-mail: fondazionegiorgiocini@pec.it; segr.gen@cini.it
Sito web: Fondazione Cini



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