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Biennale Musica Venezia dal 26 settembre al 10 ottobre al 2024.
18° Festival Internazionale di Musica

La Biennale Musica di Venezia 2024: gli spettacoli e gli artisti, gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le sedi.

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Biennale Musica
67° Biennale Musica di Venezia - Corderie, Arsenale - Città di Venezia

Rassegna in corso dal 16 al 29 ottobre 2023

Notizie sulla 67° Biennale Musica di Venezia

– Il 67. Festival Internazionale di Musica va in scena dal 16 al 29 ottobre 2023; il programma è dedicato al suono digitale e presenta un ampio spettro di tendenze stilistiche e ricerche creative innovative della scena musicale internazionale, secondo forme installative, performative e online, con molte prime assolute commissionate dalla Biennale Musica e coproduzioni con i più importanti festival internazionali.

La 67° Biennale Musica di Venezia 2023

70 novità, tra prime assolute, europee, italiane; 41 produzioni e coproduzioni, di cui molte commissionate;48 giorni di programmazione per i Festival di Teatro (15 giugno > 1 luglio), Danza (13 > 29 luglio), Musica (16 > 29 ottobre), che si estendono finoa 3 mesi di attività con le residenze dei giovani artisti di Biennale College. Si tratta di unintenso intervento della Biennale di Venezia nella produzione, la promozione e la documentazione della nuova creatività delle arti dal vivo,che vede quest’anno le nuove opere prodotte per e con la Biennale raggiungerela metà dell’intero programma.

Biennale Musica

Micro-Music
Direttore Lucia Ronchetti

In scena a Venezia dal 16al 29 ottobre, il67. Festival Internazionale di Musica ContemporaneaMicro-Music secondo il Direttore Lucia Ronchetti� � dedicato al suono digitale, alla sua produzione e alla sua diffusione nello spazio acustico, attraverso tecnologie avanzate e ricerche sperimentali. Il Festival presenta un ampio spettro di tendenze stilistiche e ricerche creative innovative della scena musicale internazionale, secondo forme installative, performative e online, con molte prime assolute commissionate dalla Biennale Musica e coproduzioni con i pi� importanti festival internazionali�.

Il Festival si articola in sei sezioni: Sound Microscopies; Sound Installations/Sound Exhibitions;Stylus Phantasticus-The Sound Diffused by Venetian Organs; Club Micro-Music; Digital Sound Horizons; Sound Studies.

Sound Microscopiespresenta�prime esecuzioni assolute di lavori legati alla complessit� e alla diffusione del suono nello spazio acustico commissionate dalla Biennale Musica a Brian Eno(Leone d�oro alla carriera),Miller Puckette(Leone d�argento), Francesca Verunelli, Joanna Bailie e Marcus Schmickler, accanto alle prime italiane di As I Live And Breathe di Morton Subotnick, la prima italiana della ricostruzione di GLIA della leggendaria pioniera della musica elettronica Maryanne Amacher, in collaborazione con il festival CTM di Berlino, il celebrato lavoro di archeologia sonora informatica di Robert Henke, Commodore cbm 8032 e una nuova produzione del ciclo Professor Bad Trip di Fausto Romitelli�.

Brian Eno sar� sul palco del Teatro La Fenice con il nuovo progetto Ships,insieme alla Baltic Sea Philharmonic diretta da Kristjan J�rvi, l�attore Peter Serafinowicz, il collaboratore storico e chitarrista Leo Abrahams, il tastieristaPeter Chilvers, in interazione con le atmosfere orchestrali diffuse ed elaborate per lo spazio acustico del teatro.

Sound Installations/Sound Exhibitionsraccoglie�lavori sonori installativi con diverse articolazioni e modalit� performative, pensati per spazi specifici della citt� di Venezia, commissionati dalla Biennale a diversi artisti di diverse generazioni e tendenze compositive�. Andrea Liberovici e Paolo Zavagna presentano Sound Of Venice Number Two, nuovo progetto di soundwalk;Anthea Caddy e Marcin Pietruszewski presentano Love numbers, unanuova installazione sonora per altoparlanti parabolici;Tania Cort�s, compositrice e performer ecuadoregna gi� selezionata per Biennale College 2022, ha ideato 1195; Alberto Anhaus e Louis BraddockClarke, entrami selezionatiper Biennale College Musica 2023 presentanorispettivamenteColonization - Sea Invasion e Weather Gardens�.

Club Micro-Musicoffre uno spaccato sui�diversi aspetti e tendenze stilistiche della performance di elettronica live, con concerti concepiti per gli spazi del Teatro alle Tese, con pubblico in piedi o seduto che pu� accedere agli eventi in diversi momenti. Performance di elettronica sperimentale saranno affidate ad artisti, sound designer, dj e producer attivi sulla scena mondiale, riconosciuti dal grande pubblico come Lamin Fofana, Jjjjjerome Ellis, Jace Clayton aka Dj Rupture, Steve Goodmanaka Kode9, Loraine James, Aya, Emme, S280F, Soft Break, Yen Tech, Snufkin, i riconosciuti compositori di soundtracks Nicolas Becker e Robert Aiki Aubrey Lowe, il giovane performer e attivista congolese David Shongo(selezionato per Biennale College) e il mitico collettivo inglese degli Autechre. L�insieme di questi artisti restituisce un panorama estremamente variegato che intende esplorare le forme e le espressioni della ricerca sulla produzione e diffusione del suono elettronico live�. Alcuni importanti eventi sono realizzati in collaborazione con Rai Radio 3 (Battiti), Sonic Acts, Nero.

Stylus Phantasticus, il suono diffuso dagli organi venezianiproponecinque organisti -Wolfgang Mitterer, Kali MaloneJohn Zorn, Andrea Marcon e Luca Scandali -che si esibirannonella Basilica di San Pietro in Castello, nelle Chiese di San Salvador e San Trovaso e nella Sala dei concerti del Conservatorio Benedetto Marcello. �I programmi dei cinque concerti sono ispirati al repertorio cinquecentesco della Scuola di San Marco e alla definizione di stylus phantasticus, coniata da Johann Mattheson per descrivere la complessit� della scrittura polifonica organistica. L�organo quale generatore di flussi sonori, armonie complesse e continuum polifonici sar� il punto di contatto tra la sperimentazione compositiva dei lavori per organo di Claudio Merulo, Andrea Gabrieli, Giovanni Gabrieli e Girolamo Frescobaldi, pubblicati a Venezia e la sperimentazione contemporanea di Wolfgang Mitterer, Kali Malonee John Zorn, compositori e performer che suonano l�organo quale mezzo di speculazione compositiva, esasperando le infinite possibilit� polifoniche e coloristiche dello strumento�.

Nella sezione Digital Sound Horizons �vengono presentati progetti in forma installativa, progetti compositivi online ed eventi in forma di concerto che impiegano nuove tecnologie legate al suono digitale, evidenziando gli orizzonti compositivi delle nuove generazioni di compositori e ricercatori attivi in tutto il mondo. Attraverso le commissioni ai giovanissimi compositori e ricercatori di Biennale College Jaehoon Choi, Lydia Krifka Dobes, Fabio Machiavelli, Estelle Schorpp, Severin Dornier, Leonie Strecker e Alexis Weaver, oltre al nuovo progetto della esploratrice di nuove forme sonore digitali Brigitta Muntendorf e il progetto del collettivo formato da Guy Ben-Ary e Nathan Thompson, basato su una innovativa produzione del festival Ars Electronica, la Biennale Musica vuole realizzare una mappatura dei territori che legano musica e tecnologia, per delineare i nuovi orizzonti compositivi del nostro tempo.

Tavole rotonde, incontri teorici e conferenze dei protagonisti del Festival con ospiti internazionali costituiscono la sezione dei Sound Studies e creeranno �un laboratorio continuo di riflessione sul suono digitale, discutendo il presente e il futuro della digitalizzazione e la nuova creativit� legata alla ricerca tecnologica�.

Per il terzo anno giovani musicisti under 25, provenienti dai Conservatori italiani e sotto la guida del giovane compositore e studioso della scrittura musicale attuale nell�ambito acustico ed elettronicoJacopo Caneva, assegneranno il Premio alla miglior produzionedi teatro musicale e il Premio alla miglior performance tra quelle in programma.

Si rinnova la collaborazione con Rai Radio3 per le trasmissioni �Lezioni di Musica� - in diretta dalla Sala delle Colonne, sede della Biennale, con Giovanni Bietti a cura di Paola Damiani - e �Tre soldi�, cinque audio-documentari realizzati da Giovanna Natalini che racconteranno l�esperienza dei giovani artisti di Biennale College Musica.

Clicca qui per il Programma della Biennale Musica 2023

Gli spazi della Biennale 2023

Gli spazi I Festival di Danza, Musica, Teatro coinvolgeranno tutta la citt� di Venezia. Dagli spazi storici dell�Arsenale (Teatro alle Tese, Tese dei Soppalchi, Sale d�Armi, Teatro Piccolo Arsenale) a Ca� Giustinian, la Basilica di San Marco con la Cappella Marciana, il Teatro La Fenice, il Malibran e il Goldoni; dalla Biblioteca Marciana (Sala Sansoviniana) alla Scuola Grande di San Rocco (Sala Capitolare), alla Fondazione Ugo e Olga Levi (Sala Biblioteca); dall�Auditorium Lo Squero della Fondazione G. Cini al Conservatorio B. Marcello fino al Teatro del Parco a Mestre.

Cataloghi della Biennale Musica, Danza, Musica

I cataloghi ufficiali realizzati per il 51. Festival Internazionale del Teatro, il 17. Festival Internazionale di Danza Contemporanea e per il 67. Festival Internazionale di Musica Contemporanea sono editi da La Biennale di Venezia e a cura dei Direttori dei tre Settori.
I tre cataloghi approfondiranno i temi, i protagonisti e gli spettacoli in cartellone dei tre Festival e presenteranno anche saggi critici, immagini e inedite illustrazioni. Nei tre cataloghi, saranno presentati i progetti dei giovani artisti che hanno partecipato ai bandi della Biennale College e che parteciperanno, ciascuno con il proprio programma, ai tre Festival di Danza, Musica e Teatro.

L�identit� grafica del Settore Danza Musica Teatro � firmata dallo studio Headline, Rovereto cos� come il layout dei cataloghi della Biennale Musica 2022 e della Biennale Musica 2022. Il progetto grafico del catalogo della Biennale Musica 2022 � di Nero Edizioni e le illustrazioni sono di Lucio Schiavon.

Biennale Musica Sede espositiva della Biennale Arte dell'Arsenale di Venezia

L'Arsenale, in seguito a un progetto di recupero importante, iniziò a ospitare la Biennale d'Arte dal 1980; negli anni inoltre lo spazio dell'Arsenale si è ingrandito aggiungendo sempre maggiori spazi: il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale (2000), il Giardino delle Vergini (2009), le Sale d'Armi (2015).

Spazi espositivi dell'Arsenale per la Biennale d'Arte di Venezia

- Padiglione Italia
- Padigioni Nazionali
- Corderie
- Teatro alle Tese
- Teatro Piccolo Arsenale
- Giardino delle Vergini
- Sale d'Armi
- Artiglierie
- Ponte dei Pensieri
- Isolotto
- Gaggiandre
- Fonderie e Comparto Bombarde

Servizi dello spazio espositivo dell'Arsenale di Venezia

- Bar
- Ristorante
- Bookshop
- Infopoint
- Servizio guardaroba gratuito
- Noleggio gratuito passeggino
- Fasciatoio
- Spazio allattamento e pappa
- Spazio famiglie
- Non è consentito l’accesso con animali

Come raggiungere l'Arsenale di Venezia

Da Piazzale Roma e dalla Ferrovia l'Arsenale sud si raggiunge in vaporetto con le linee 4.1, 1 e fermata Arsenale o a piedi da Riva degli Schiavoni e dai Giardini (linea 6) in pochi minuti a piedi.
Da Rialto si arriva in vaporetto con le linee 1 con fermata Arsenale oppure 2 fino a San Marco e poi cambio linee da San Marco (vedi sotto).
Da Piazza San Marco si arriva in vaporetto con le linee 4.1, 1 con fermata Arsenale oppure a piedi lungo Riva degli Schiavoni in 15 minuti oppure con linea.

Storia della Biennale d'Arte

Nel 1890 Riccardo Selvatico (1849 – 1901), commediografo e poeta italiano, allora appena eletto sindaco di Venezia (1890 – 1895), in sinergia con altri esponenti culturali come il politico Antonio Fradeletto, il pittore Mario de Maria (1852 – 1924), iniziò a definire il progetto di una mostra d'arte contemporanea a cadenza biennale che potesse conferire a Venezia una centralità nel mondo e nel mercato dell'arte mondiale.

Con il sindaco precedente Lorenzo Tiepolo, grazie all'attivismo del Fradelettto e dell'assessore alla pubblica istruzione Giovanni Bordiga, futuro fondatore dello IUAV (1926) e primo presidente della Biennale d'Arte a non essere sindaco della città (1849 – 1901), fu organizzata la prima Esposizione nazionale di pittura e scultura nel 1887; questo evento fu il detonante per la creazione della futura Biennale d'Arte di Venezia.

Il Consiglio Comunale, presieduto dal Selvatico, deliberò nel 1893 l'istituzione dellEsposizione Biennale Artistica Nazionale da inaugurare il 22 aprile 1894. Ma mancando la sede espositiva si decise per i Giardini Napoleonici dove fu eretto il Palazzo dell'Esposizione su progetto dell'architetto Enrico Trevisanato, e intervento in facciata neoclassica del pittore veneziano Marius De Maria. Il Palazzo fu prima chiamato "Pro Arte", poi Palazzo Italia.
Le porte della I Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, alla presenza dei sovrani Umberto I e Margherita di Savoia, aprirono finalmente il 30 aprile 1895 a un pubblico che subito si dimostrò vorace d'arte tanto che la prima edizione arrivò a segnare il numero incredibile di 224 mila visitatori.

Durante le prime edizioni, e poi in parte fino agli anni Novanta del XX secolo, i partecipanti stranieri furono ospitati a Palazzo Italia. I primi a costruire il proprio padiglione furono i belgi con l'architetto Léon Sneyers nel 1907. Seguirono l'Ungheria (1909), la Germania (1909), la Gran Bretagna (1909), la Francia (1912), la Russia (1914) prima della pausa forzata durante la Prima Guerra Mondiale che fece saltare le due edizioni del '16 e '18. Prima però il Fradeletto ebbe il tempo di far togliere un Picasso dal Padiglione Italia (1914), Salone Spagnolo, per evitare - secondo lui - di turbare il pubblico.

Informazioni utili per la visita

Orari: dal 23 aprile al 25 settembre dalle 11 alle 19. Dal 27 settembre al 27 novembre dalle 10 alle 18. Solo Arsenale fino al 25 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45). Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre, 21 novembre)
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. Biglietto intero in rete € 25.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.5218704
E-mail: aav@labiennale.org
Sito web: Biennale di Venezia


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