
Festival Internazionale di Musica - Portogruaro
Festival in corso dal 25 agosto al 8 settembre 2023
Sono tanti gli eventi culturali che animano l'estate dei centri della Provincia di Venezia; dalla Fiera di Santo Stefano aConcordia Sagittaria al Ferragosto Fossaltese alle innumerevoli sagre paesane che valorizzano i prodotti del territorio.
A Portogruaro in agosto ogni anno si tiene l'importante Festival Internazionale di Musica di Portogruaro.
Dal Libretto del Festival Internazionale di Musica - Portogruaro (Fonte www.festivalportogruaro.it)
Il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, organizzato dalla Fondazione Musicale Santa
Cecilia, arriva nel 2023 alla sua 41a
edizione e porta il titolo di Multiversi.
Il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, attività di punta tra le iniziative che la
Fondazione Musicale Santa Cecilia gestisce in ambito concertistico, didattico e teatrale, giunge
quest’anno alla sua 41ª edizione. La manifestazione si svolgerà dal 25 agosto al 8 settembre, con
molte anticipazioni di “Aspettando il Festival”, che a partire toccheranno i luoghi più
suggestivi della città storica e non solo, animando il tessuto urbano, gli antichi edifici e le bellezze
architettoniche e paesaggistiche di cui il territorio di Portogruaro è ricco.
Ouverture, Specchi, e ora Multiversi: il percorso tematico delle ultime edizioni del Festival, dalla soglia in cui “io” e “mondo” entrano in contatto tra loro, passando attraverso la riflessione sulla musica come luogo che riflette i segni del passato e del presente e prefigura l’avvenire, ci guida in un viaggio musicale il cui approdo è, apparentemente, tutt’altro che definito.
Il programma porta la firma di Alessandro Taverna, dal 2021 direttore artistico della manifestazione,
pianista internazionale che proprio a Portogruaro ha mosso i primi passi della sua formazione.
Il ricchissimo cartellone (40 i concerti, oltre 60 i solisti, 5 le compagini orchestrali) vedrà esibirsi
a Portogruaro alcuni dei grandi nomi del concertismo di oggi, che confermano come il Festival non
sia soltanto l’appuntamento musicale estivo di riferimento del Veneto Orientale ma anche un
evento di primo livello nel panorama artistico nazionale e internazionale. Oltre ai concerti, ampia
e articolata sarà l’offerta didattica delle Masterclass, con docenti provenienti dalle maggiori
istituzioni musicali del mondo.
IL TEMA
Ouverture, Specchi, e ora Multiversi: il percorso tematico delle ultime edizioni del
Festival, dalla soglia in cui “io” e “mondo” entrano in contatto tra loro, passando
attraverso la riflessione sulla musica come luogo che riflette i segni del passato e
del presente e prefigura l’avvenire, ci guida in un viaggio musicale il cui approdo
è, apparentemente, tutt’altro che definito.
Qual è, dunque, la bussola di questo itinerario? È la consapevolezza che la
musica deve guardare oltre. Dalle relazioni che essa genera nelle sue più svariate
declinazioni si aprono nuove possibilità, nella certezza che rivolgersi al pubblico
di oggi non significa occupare spazi predefiniti, ma avviare nuovi processi di
conoscenza: non ancorarsi all’autoconservazione, ma richiamare la vitalità di un
percorso in continuo sviluppo.
Così come la memoria non è statica, ma implica per sua natura movimento,
anche la tradizione è dinamica e rappresenta la garanzia del futuro. Conservare la
tradizione significa alimentare il fuoco, non adorare le ceneri (Gustav Mahler).
Questo dinamismo ci induce a guardare alla modernità: la musica ha in sé
stessa una dimensione larga, che abbraccia un tempo che non coincide con quello
del presente, un livello che sfugge a ciò che è abitudine e domesticità (l’identità) e
si proietta verso ciò che altro, raggiungendo un confine ignoto, insolito e forastico.
Il riferimento del tema, “Multiversi”, è pertanto inteso quale metafora della
transizione dalla concezione classica degli “universi” che conosciamo all’elaborazione di una pluralità di aree musicali e culturali che vanno al di là di un
confine predeterminato. I multiversi suggeriscono che il tempo e lo spazio che
siamo in grado di osservare non sono l’unica realtà possibile, e ci spingono ad
abbandonare le sicurezze per aprirci alla provocazione.
Dopo aver approfondito in chiave sinestetica gli accostamenti tra la musica
e altri campi creativi vogliamo ora indagare le diverse declinazioni della musica,
non solo nell’ambito della grande tradizione strumentale e sinfonica, ma anche
nel tessuto sociale, nelle manifestazioni artistiche contemporanee e nelle possibilità di sviluppo consentite dalle nuove tecnologie.
E dal momento che “Multiverso” è il termine usato dagli scienziati per descrivere l’idea che possano esistere altri universi al di là di quello osservabile,
guarderemo soprattutto a quegli “universi” musicali che per consuetudine meno
ci appartengono: la dimensione teatrale e scenica (rappresentata dall’opera lirica
“Don Giovanni” che aprirà la rassegna), il livello della contemporaneità (per
la prima volta sarà eseguita musica neo-composta commissionata dal Festival),
l’esplorazione della musica prebarocca (con gli strumenti antichi dell’ensemble
“Armoniosa”), la frontiera della musica non strettamente classica (con i concerti
dedicati al musical, alla musica del cinema e al medium videoludico)… senza
dimenticare il ricordo degli eventi che hanno segnato, anche tragicamente, la
nostra storia recente (60° anniversario del disastro del Vajont).
Tutto ciò avendo sempre come obiettivo quelle che sono le imprescindibili
coordinate del Festival: valorizzare i giovani, consolidare l’internazionalità del
progetto musicale e raccontare attraverso la musica il nostro territorio, ricco di
unicità storico-architettoniche (i luoghi dell’arte), di visionarietà imprenditoriali
di successo, di eccellenze turistiche ed enogastronomiche.
Sono certo che ancora una volta la nostra proposta sarà capace di coinvolgere il pubblico che da 40 anni, con immutata passione, non smette di farci sentire
il suo entusiasmo e il suo affetto.
LE MASTERCLASS
Le Masterclass Internazionali continuano a rappresentare un cardine irrinunciabile del Festival, la sua
anima formativa fondante complementare al programma concertistico. Quest’anno sono suddivise in
oltre trenta sessioni dal 3 agosto al 4 settembre, con nomi quali Ilya Grubert, Roberto Plano,
Christine Hoock, Enrico Bronzi, Luciana D’Intino, Fabien Thouand, Simone Briatore,
Alessandro Moccia, Filippo Gamba,
Anton Dressler, Tommaso Benciolini, insieme a molti altri. Sono confermate anche quest’anno le
borse di studio ai musicisti più talentuosi.
IL DIRETTORE ARTISTICO
Alessandro Taverna si esibisce nelle principali istituzioni musicali internazionali, tra le quali la
Scala di Milano, la Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Verdi di Trieste, il Musikverein di
Vienna, la Royal Festival Hall di Londra, il Konzerthaus di Berlino, il Lincoln Center di New York,
il Meyerson Symphony Center di Dallas, il Metropolitan Theater di Tokyo.
Diretto da Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Fabio Luisi, Myung-Whun Chung, Daniel Harding,
Michele Mariotti, Daniele Rustioni, Pier Carlo Orizio, ha collaborato con prestigiose orchestre, tra le
quali la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale
di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la
Dallas Symphony Orchestra, l'NHK Symphony Orchestra.
Si è affermato in prestigiosi concorsi internazionali come il Piano-e-Competition negli Stati Uniti, i
concorsi pianistici di Leeds, Londra, Hamamatsu, il Busoni di Bolzano, il Premio Venezia. Nel 2012
ha ricevuto al Quirinale da Giorgio Napolitano il “Premio Presidente della Repubblica”, per meriti
artistici e per la sua carriera internazionale.
Si è formato con Laura Candiago Ferrari alla Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro,
diplomandosi a diciassette anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale; ha completato
la sua formazione all’Accademia Pianistica di Imola, all’Accademia S. Cecilia di Roma, alla
Hochschule für Musik di Hannover e alla Lake Como Piano Academy.
Collabora con RAI Radio1 FVG; ha inciso per le etichette Sony, Somm, Musicom, RaiTrade, Tzadik.
È docente di pianoforte all’Accademia Pianistica di Imola, al Conservatorio Pollini di Padova e alla
Scuola di Perfezionamento di Portogruaro.
|