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Mostra L'Angelo degli Artisti alla Querini Stampalia di Venezia

La Mostra L'Angelo degli Artisti. L'arte del Novecento e il ristorante All'Angelo a Venezia in corso alla Querini Stampalia di Venezia: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Mostra L’Angelo degli Artisti. L’arte del Novecento e il ristorante All’Angelo a Venezia Venezia
L'Angelo degli Artisti. L'arte del Novecento e il ristorante All'Angelo a Venezia - Fondazione Querini Stampalia, Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252 - Venezia

Mostra in corso dal 7 dicembre 2019 al 1 marzo 2020

Per i 150 anni della Querini Stampalia una mostra costituisce la prima tappa di un progetto che prevede di affrontare e presentare la storia, i protagonisti e le collezioni di alcuni dei principali locali veneziani del ‘900. S'inizia con la storia del Ristorante All'Angelo in Calle Larga San Marco.

Comunicato stampa della Mostra Venezia 1860-2019. Fotografie dall'Archivio Graziano Arici

Il ristorante All�Angelo, tra Fronte Nuovo delle Arti e Peggy Guggenheim: le avventure delle Avanguardie ai tavoli di Renato e Vittorio Carrain.

Il mondo dell�arte si identifica spesso con musei, gallerie, collezioni pubbliche e private, ma c�� una stagione dell�arte moderna che ha avuto un diverso profilo: un �altro mondo�, dinamico e informale, nel quale gli artisti hanno vissuto il loro momento sociale e comunitario, dove le loro opere sono state apprezzate e raccolte. E� qui che sono nate collezioni insolite, pi� o meno ricche ed esclusive, spesso entrate a far parte di una tradizione, che hanno segnato una cultura e hanno marcato con inconfondibili caratteri una citt� e un territorio.

La mostra L�Angelo degli Artisti. L�arte del Novecento e il ristorante All�Angelo a Venezia a cura di Giandomenico Romanelli e Pascaline Vatin negli spazi della Fondazione Querini Stampalia dal 7 dicembre 2019 al 1 marzo 2020, pone l�attenzione su uno di questi �luoghi�, su un collezionismo che ha avuto per mecenati ristoratori di rara sensibilit�, lungimiranti nelle scelte, capaci di dar vita ad esperienze che hanno scritto un capitolo importante e originale nella scena culturale non solo cittadina.
Un ambiente ideale e accogliente per gli artisti, in cui ritrovarsi, discutere, scambiare opinioni ed esperienze, far progetti, unirsi in gruppi e tendenze, elaborare documenti e programmi, ma anche celebrare successi, festeggiare ricorrenze, prendere atto di divergenze, litigare, consumare rotture. E, naturalmente, mangiare e bere.

La mostra, promossa dalla Fondazione Querini Stampalia in collaborazione con Lineadacqua e Villa Morosini a Polesella, rientra nel programma delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita dell�Istituzione.
Esposti dipinti, lettere, testimonianze, fotografie, schizzi, dediche e saluti, men� e ricette. Tutto il mondo della cultura e dell�arte, con i suoi protagonisti, che ruota attorno al ristorante All�Angelo.

Per la realizzazione della mostra � risultata determinante la generosa fondamentale collaborazione di Luciano Zerbinati e della sua collezione, che ha il merito di aver acquistato, salvando dalla dispersione, i materiali dell�Angelo. Irrinunciabili inoltre la documentazione famigliare, i ricordi e l�esperienza messe amichevolmente a disposizione da Renato Carrain.

La mostra costituisce la prima tappa di un progetto che prevede di affrontare e presentare la storia, i protagonisti e le collezioni di alcuni dei principali locali veneziani del �900.

Sono gli anni del secondo dopoguerra, anni di rinascita e di libert�, di creativit� e di grandi speranze per Venezia: la Biennale, la Mostra del Cinema, le grandi esposizioni d�arte antica, i Musei, la Fenice, la Musica contemporanea, il Teatro classico e d�avanguardia, la danza tradizionale e sperimentale...
Anni in cui la citt� diventa punto di riferimento internazionale per il mondo: da Charlie Chaplin a Ernest Hemingway, da Felice Casorati a Oscar Kokoschka, da Jean Paul Sartre a Lucio Fontana, Giorgio De Chirico, Igor� Stravinskij, Robert Rauschenberg, Anna Magnani, Federico Fellini e una schiera di personalit� praticamente infinita.

Il ristorante All�Angelo della famiglia Carrain vive la sua avventura imprenditoriale e culturale a cavallo della seconda guerra mondiale, ma il suo momento d�oro prende le mosse attorno a un evento particolare nel vivacissimo dibattito artistico a fine anni Quaranta con la nascita e la repentina fine del Fronte Nuovo delle Arti, uno dei movimenti artistici pi� vitali del secolo e protagonista della Biennale 1948, la prima dopo la guerra.

La famiglia Carrain rileva nel 1927 un locale popolare in fondo a Calle Larga San Marco a meno di due passi dalla Piazza. Lo gestisce con intelligenza e dinamismo e crea quell�atmosfera di cordialit� e partecipazione che lo renderanno rinomato.

Due circostanze determinano il presente e la storia futura del ristorante: la prima � che Renato Carrain, figlio di Augusto, il fondatore, ha grandi capacit� e una singolare passione per l�arte, tanto che nel suo locale si danno spontaneo convegno tutti i giovani (e meno giovani) artisti veneziani del momento, vecchie glorie e giovani emergenti e rampanti; la seconda � che arriva All�Angelo Peggy Guggenheim. Da allora la presenza degli artisti � ancor pi� consistente e qualificata.
� il momento in cui Renato Carrain scrive a un critico di particolare acutezza, Giuseppe Marchiori, rodigino quasi-trapiantato a Venezia, di assisterlo nella gestione di questo che � diventato una sorta di incubatore di celebrit� dell�arte. A questo punto l�Angelo prende il volo.
Al contempo il fratello pi� giovane, Vittorio, diviene il segretario e assistente di Peggy Guggenheim, che aiuter� nei delicati equilibri veneziani, seguir� nei suoi vagabondaggi d�arte nel vecchio continente e collaborer� con lei a tener viva la rete straordinaria di amicizie internazionali.

Sotto l�abile regia di Marchiori e la passione e il savoir-faire di Renato Carrain, attorno a quei tavoli l�arte moderna italiana conosce una stagione dinamica e di grande qualit�: nasce, soprattutto, il Fronte Nuovo delle Arti in cui confluiscono Pizzinato, Vedova, Santomaso, Guttuso, Birolli, Turcato, Corpora, Viani, Leoncillo, Franchini, Morlotti, Fazzini. Il meglio, verrebbe da dire, della nuova generazione nell�Italia della Liberazione e dell�impegno etico, politico, sociale e, naturalmente, artistico. Ma, come si rileva alla semplice lettura di questi grandi nomi, nel gruppo sono presenti sensibilit� e tendenze estetiche molto diverse e, addirittura, contrapposte.
Il gruppo nel marzo del 1950 si scioglie tra polemiche e la nascita di nuove aggregazioni. E l�atto di morte viene sancito All�Angelo. E� qui per� che resta la traccia pi� bella e ricca di questa storia: i dipinti che molti degli artisti hanno lasciato sulle sue pareti.
Si racconta di pagamenti �in natura�: pranzo contro opera d�arte. Sar� stato forse cos�, ma Renato Carrain � stato anche un mecenate, nel momento in cui ha commissionato alcuni tra i pi� significativi di questi lavori, a cominciare dai tre importanti e affascinanti pannelli a trittico di Vedova, Santomaso e Pizzinato.

La mostra L�Angelo degli Artisti. L�arte del Novecento e il ristorante All�Angelo a Venezia raccoglie queste opere e quelle che altri artisti, italiani e stranieri, hanno voluto lasciare a ricordo del loro passaggio in trattoria e, spesso, a testimoniare l�eccellenza della sua cucina e la speciale atmosfera che si era creata tra quelle pareti e attorno ai quegli oramai celebri tavoli.
�L�Angelo � la formidabile avventura della famiglia Carrain; grandi lavoratori, ricchi di passioni e capaci di correre pi� veloce dei loro tempi� sottolinea in catalogo Pascaline Vatin.

Un totale di 90 opere tra oli, tempere, matite, inchiostri e tecniche miste di molti artisti tra i quali spiccano, oltre ai tre gi� nominati, De Pisis, De Luigi, Casorati, Alberto Giacometti, Guttuso, Sironi, Music e cos� via. Una ricchissima documentazione fotografica e documentaria in buona parte inedita, appartenente alla famiglia Carrain e ad altri fondi archivistici veneziani costruisce il contesto storico e sociale di quegli anni, mentre pubblicazioni riconducibili agli episodi e alle personalit� che frequentarono abitualmente o occasionalmente il locale forniscono i termini di raffronto tra l�episodio dell�Angelo e il tessuto cittadino.
Non trascurata la cucina. Men�, ricette, liste dei vini e molte, molte storie e moltissimi aneddoti su personaggi e celebrit�, sulle loro passioni e le loro debolezze, sui loro ricordi, le nostalgie, forse i rimpianti. Cos� Giandomenico Romanelli: �Soprattutto per� in questo modo sar� ricostruito un frammento non secondario della trama culturale di una citt� viva, dinamica, aperta e tollerante, curiosa e sempre disponibile a farsi teatro, scena e protagonista di indimenticabili ma forse non ancora finite epopee d�arte e di cultura�.

Non solo artisti, per�. Registi e attori, scrittori e sceneggiatori sono presenze assidue ai suoi tavoli e, a loro volta, diventano i migliori �pubblicitari� dell�Angelo. Si aggiungeranno, grazie alle passioni coltivate da tre generazioni dei Carrain, gli sportivi, i giornalisti e, ultimi ma non per importanza, molti politici di grido, italiani e stranieri.

Analogamente, nei medesimi anni, la vicinissima Fondazione Querini Stampalia, sotto la direzione di Manlio Torquato Dazzi (1945-1958), si sta trasformando in un centro vivo della cultura cittadina, luogo di incontro e confronto per artisti, intellettuali e studiosi, spazio di apertura e libert� dopo i difficili anni della guerra e del regime fascista. Due facce della stessa medaglia, due anime nella medesima citt�.
Emilio Vedova, Alberto Viani, Armando Pizzinato sono al tempo tra i frequentatori assidui della Fondazione. E altri celebri nomi che qui oggi ritroviamo esposti, Filippo De Pisis, Mario De Luigi, Zoran Music per citarne solo alcuni, confluiranno nel fondo contemporaneo dedicato a Giuseppe Mazzariol, il direttore che succeder� a Dazzi, tra il 1958 e il 1974. Sar� lui a portare a pieno compimento la vocazione alla contemporaneit� della Querini Stampalia, facendosi appassionato interprete delle ultime volont� del suo fondatore, il conte Giovanni.

Il Libro-catalogo, edito da Lineadacqua, � un originale e insolito prodotto editoriale ricchissimo di immagini, di approfondimenti, di curiosit�, di storie segrete e di pettegolezzi.

A corollario della mostra quattro incontri tra gennaio e febbraio 2020 avranno come focus: Vita culturale, collezionisti e critici nella Venezia postbellica Il Fronte Nuovo delle Arti nel dibattito estetico degli anni �50 Ristoranti e gallerie veneziani: una variegata geografia della citt� La vita irruente e contrastata della nuova Biennale

Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; lunedì chiuso.
Biglietti: intero 14 €, ridotto 10 €.
Telefono: +39.041.2711411
E-mail: fondazione@querinistampalia.org
Sito web: Querini Stampalia



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