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Mostra Lee Miller. Man Ray a Palazzo Franchetti di Venezia

La Mostra Lee Miller. Man Ray a Palazzo Franchetti in corso alla Fondazione Cini di Venezia: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Mostra Lee Miller. Man Ray Venezia
Lee Miller. Man Ray - Palazzo Franchetti, San Marco, 2847 - Venezia

(Foto: Lee Miller, Portrait of Space, Al Bulwayeb, Near Siwa, Egypt 1937 by Lee Miller (E1905). � Lee Miller Archives England 2022. All Rights Reserved. www.leemiller.co.uk)

Mostra in corso dal 5 novembre 2022 al 10 aprile 2023

A Palazzo Franchetti una mostra indaga la figura di un icona del Novecento, Lee MIller: modella, fotografa, musa, prima donna reporter di guerra.

Comunicato stampa della mostra Lee Miller. Man Ray

Modella, fotografa, musa, prima donna reporter di guerra a documentare gli orrori dei campi di concentramento liberati dalle truppe americane, icona del Novecento. Lee Miller � stata tutto questo e molto di pi�, ha attraversato la vita con passione e determinazione. E la vita l�ha ricambiata con amore e amici, ma anche con dolore e riconoscimenti postumi o quanto meno tardivi. Ora una mostra render� giustizia a questa donna tanto bella quanto brillante e talentuosa togliendola dall'ombra di Man Ray che l'ha sempre accompagnata per svelare il loro rapporto profondo quanto complicato in maniera pi� oggettiva: Man Ray, prima suo insegnante, poi amore e infine grande amico.

L�esposizione Lee Miller - Man Ray. Fashion, love, war, curata da Victoria Noel-Johnson, � prodotta e organizzata da CMS.Cultura in collaborazione con ACP- Art Capital Partners Palazzo Franchetti - main sponsor Gruppo Unipol - presenta circa 140 fotografie di Lee Miller e di Man Ray, alcuni oggetti d�arte e documenti video, grazie all�adesione dei Lee Miller Archives e della Fondazione Marconi.

Nella prestigiosa ed esclusiva sede di Palazzo Franchetti a Venezia i visitatori dal prossimo 5 novembre e fino al 10 aprile 2023, potranno finalmente apprezzare a pieno le qualit� di questa grande fotografa, il contributo che diede non solo come musa di Man Ray ma soprattutto come professionista alla pari, al punto che sovente si dimentica che fu lei a scoprire, per caso, e a ispirargli la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray adott� come firma artistica e per la quale si contraddistinse.

Obiettivo della mostra � quindi anche offrire il giusto riconoscimento a Lee Miller, pioniera del surrealismo in fotografia, ponendola su un piano di parit� con Man Ray, il cui lavoro tendeva a oscurarla sia in vita che negli anni a venire. La mostra che si apre con il dittico di Lee Miller e Man Ray (Man Ray, Autoritratto, 1931 e Man Ray, Lee Miller, 1929) si articola in un percorso cronologico e tematico.

La mostra accoglie il visitatore con una sezione dedicata a Lee Miller come modella e musa negli anni Venti quando incontra accidentalmente il famoso editore di Cond� Nast che la rende modella di Vogue e Georges Lepape, il principale illustratore di moda di quegli anni, ne ritrae il suo volto per una copertina di Vogue (USA) del 1927 lanciandola come icona di stile fino a quel noto scatto usato a sua insaputa per la pubblicit� degli assorbenti Kotex ritenuta scandalosa per l�epoca e per la quale, in parte, decide di lasciare New York e cerca di tornare a Parigi e seguire la sua passione per la fotografia.

Negli anni parigini la Miller lavora con George Hoyningen-Huen�, celebre fotografo di Vogue (Francia) che ne rivela la grazia androgina fotografandola con una tuta e scarpe da tennis che indossava come un abito da sera, e nel celebre scatto The Divers, uno dei pi� iconici scatti di moda nel XX secolo scelto da Anna Wintour tra i suoi cinque preferiti della lunga storia di Vogue, in cui Lee Miller posa di schiena su un molo insieme a Horst P. Horst altro nome leggendario della fotografia.
Lee attinge avidamente da ogni spunto e provocazione dal background artistico e culturale che precede l�incontro del 1929 con Man Ray, in quell�avanguardia parigina degli anni Venti che accolse e lanci� alcuni dei grandi nomi della storia dell�arte.

Cuore dell�esposizione � il rapporto tra Lee Miller e Man Ray sbocciato a Parigi nel 1929, e che finisce nel 1932, con un focus sulle loro vite, carriere e relazioni in quel periodo. Sar� cos� evidente per il visitatore l�ispirazione che entrambi esercitarono uno sul lavoro dell'altro, inclusa la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray fece sua al punto che sovente son stati erroneamente attributi a Ray i lavori di Miller.
Saranno esposti anche i ritratti scattati da Man Ray degli amici e grandi protagonisti di quella stagione artistica: Max Ernst, Pablo Picasso, Giorgio de Chirico, Jean Cocteau, Salvador Dal� e gli scatti surrealisti a Lee Miller nei quali cerca di indagare e rivelare la sua anima, i suoi tormenti, utilizzando la macchina fotografica come strumento quasi a voler scomporre il suo algido corpo ritraendone la nuca, il collo, le spalle. Esposti anche alcuni indimenticabili scatti alle amiche artiste Dora Maar e Meret Oppenheim.

� sempre del 1930, la fotografia The Neck (Il Collo) dedicata alla lunga ed elegante nuca di Lee Miller che, dopo uno dei tanti litigi, Man Ray rappresent� sgozzato da una rasoiata adorna di goccioline di inchiostro rosso. Nello stesso anno Jean Cocteau coinvolse Lee Miller nel suo surrealista Le sang d�un po�te, straordinario film d�avanguardia in cui Lee, cosparsa di gesso, interpreta una statua d�ispirazione classica, una dea moderna.

L�esposizione affronta anche, attraverso una vasta selezione di foto sia ritratti che pubblicit� commerciali, il periodo successivo alla relazione con Ray, quando Miller nel 1932 torna a New York dove apre uno studio fotografico di successo, all�epoca il primo fondato e gestito da una fotografa donna. In quel periodo, Man Ray, accecato dal dolore per la separazione da Lee, sostituisce nel 1933 l�occhio sul braccio del suo celeberrimo metronomo Perpetual Motif (Moto perpetuo) con quello dell�amata. La sezione punta poi l�accento sulle creazioni surrealiste di Lee Miller fino agli scatti delle famose �vacanze surrealiste� dell�estate del 1937 tra la Cornovaglia e il Sud della Francia insieme a Max Ernst, E.L.T. Mesens, Man Ray e Leonora Carrington oltre a Pablo Picasso, Dora Maar e Elieen Agar e con quello che diventer� il suo secondo marito, l�artista britannico surrealista Roland Penrose.

Una sezione � poi dedicata all�Egitto. Nel 1934 Lee Miller sposa l�uomo d�affari egiziano Aziz Eloui Bey e lo segue nella sua terra d�origine dove rimane affascinata dal panorama del deserto, dai villaggi e dalle testimonianze delle civilt� passate come dimostrano i numerosi scatti, di grande fascino e atmosfera come il celeberrimo Portrait of Space (Ritratto di uno spazio) con la sua tenda o zanzariera strappata verso l�infinito che ispir� Ren� Magritte a dipingere Le baiser (Il bacio) nel 1938. Un matrimonio per� destinato a durare poco, in parte dovuto alla conoscenza a Parigi di Roland Penrose e il successivo trasferimento a Londra, citt� dove lavora come fotografa di Vogue (UK), ed � proprio sulle pagine della famosa rivista patinata che d� vita a scatti dedicati alle rubriche di moda e di societ� con luci e tagli surrealisti che attingono alla sua vita precedente e al suo legame con Man Ray.

Infine il dramma della Seconda Guerra Mondiale, Lee Miller � corrispondente di guerra e fotoreporter per Vogue. Durante la guerra si trova a documentare eventi tragici come il Blitz di Londra, la liberazione di Parigi e i campi di concentramento di Buchenwald e Dachau. Nel 1944 viene accreditata come corrispondente dell'esercito americano e collabora con il fotografo di Time Life, David E. Scherman. All�interno di questa sezione, oltre all�iconico scatto di Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler, anche un'ampia selezione di suoi lavori con taglio surrealista, e foto di importanti artisti e vecchi amici, come Picasso e Jean Cocteau a Parigi, che incontra poco dopo la fine del conflitto.

In tutta l�esposizione, il fil rouge � dunque dedicato al rapporto tra Lee Miller e Man Ray e l�evoluzione da amore in amicizia, durata per quasi 50 anni, parallelamente ai reciproci matrimoni con Aziz Eloui, Roland Penrose e Juliet Browner. Ray sar� particolarmente vicino a Miller nel periodo in cui soffre di depressione cronica, anche a causa di una sorta di disturbo post-traumatico dovuto agli orrori a cui aveva assistito nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Il catalogo, edito da Skira, � a cura di Victoria Noel-Johnson con testi di Ami Bouhassane, Co-Direttore dei Lee Miller Archives (e nipote di Lee Miller) e Anthony Penrose (unico figlio di Lee Miller) che promuovono la conoscenza della figura di Lee Miller. Si deve a Suzanna, defunta moglie di Anthony Penrose il ritrovamento casuale in soffitta di oltre 60.000 tra fotografie, negativi, documenti, riviste, corrispondenze e cimeli, la riscoperta delle numerose vite della Miller.

Informazioni utili per la visita

Orari: dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso martedì.
Biglietti: intero € 16, ridotto € 14.



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