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Mostra Il viaggio e l'avventura umana di Nicolò Manucci alla Fondazione dell'Albero d'Oro di Venezia

La Mostra Il viaggio e l'avventura umana di Nicolò Manucci in corso alla Fondazione dell'Albero d'Oro di Venezia: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Mostra Il viaggio e l'avventura umana di Nicolò Manucci Venezia
Il viaggio e l'avventura umana di Nicolò Manucci - Fondazione dell'Albero d'Oro, Palazzo Vendramin Grimani - SanPolo, 2033 - Venezia

(Foto: Figura di Nicolò Manucci giovane nel Libro rosso della Bibliothèque nationale de France.)

Mostra in corso dal 26 aprile al 26 novembre 2023

La Fondazione dell'Albero d'Oro presenta una mostra dedicata al racconto della vita e dei viaggi di Nicolo` Manucci (1638-1720), veneziano di umili origini che spinto dal desiderio di esplorare il mondo si imbarcò a Venezia nel novembre 1653 alla volta dell’Oriente, nascosto nella stiva di una tartana, senza fare più ritorno.

Comunicato stampa della mostra Il viaggio e l'avventura umana di Nicolò Manucci

La Fondazione dell'Albero d'Oro presenta, dal 29 aprile al 26 novembre 2023 Nicolò Manucci, il Marco Polo deIl’India. Un veneziano alla corte Moghul nel XVII secolo, progetto espositivo diretto da Béatrice de Reyniès, curato da Antonio Martinelli e Marco Moneta, con allestimento di Daniela Ferretti e consulenza scientifica di Piero Falchetta, dedicato al racconto della vita e dei viaggi di Nicolò Manucci (1638-1720), veneziano di umili origini che spinto dal desiderio di esplorare il mondo si imbarcò a Venezia nel novembre 1653 alla volta dell’Oriente, nascosto nella stiva di una tartana, senza fare più ritorno.

Per raccontare l’avventura umana e l’atipico viaggio di Manucci viene eccezionalmente e per la prima volta riunito ed esposto a Palazzo Vendramin Grimani l’intero suo lascito, costituito, oltre che dal Libro Rosso e dal Libro Nero, dai due manoscritti che compongono la versione originale della Storia del Mogol e le loro successive trascrizioni, operazione resa possibile dalla collaborazione tra la Bibliothèque nationale de France di Parigi, la Staatsbibliothek di Berlino e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.

La mostra intende ripercorrere le tappe salienti della vita del viaggiatore veneziano attraverso un percorso che riunisce manufatti ed elementi decorativi di diverse epoche e una selezione di riproduzioni digitali dei manoscritti che permette di scoprire tutte le pagine dei testi e la ricchezza dei colori e delle illustrazioni di un mondo scomparso. Si intende così offrire lo sguardo di un testimone privilegiato della storia e della ricchezza culturale dell’India Moghul attraverso un percorso di visita che si vuole rivolgere al grande pubblico e che, nelle sale del primo piano nobile di Palazzo Vendramin Grimani, ripercorre cronologicamente le diverse esperienze del giovane veneziano, contestualizzate dalla presenza di mappe e documenti, oggetti d'arredo, miniature, armi ed elementi bellici. Non mancano momenti di scoperta e gioco che chiamano il visitatore interagire con le installazioni.

Per ridare vita al personaggio e alla storia di Nicolò Manucci, l’artista designer e architetto veneziano Guido Fuga ha realizzato inoltre una serie di acquerelli che rappresentano le tappe della vita del viaggiatore.

I visitatori potranno così scoprire e appassionarsi all'avventura di Manucci, iniziata nel 1653 a soli 14 anni quando incontra a bordo della tartana in viaggio da Venezia all'Oriente Sir Henry Bard (Visconte di Bellomont), segretamente inviato in Persia da Carlo II d’Inghilterra per chiedere un sostegno finanziario a Shah Abbas II contro il repubblicano Oliver Cromwell. In compagnia e sotto la protezione di questo personaggio, il giovane Nicolò Manucci, diventatone l’assistente, attraversa gli immensi territori dell’impero ottomano e persiano fino ad approdare nel 1656 a Surat, a quel tempo il principale accesso marittimo all’India.

Finalmente Manucci raggiunge Delhi e la corte dell’imperatore Shah Jahan, il committente del Taj Mahal. Ha così inizio il suo lungo soggiorno in India, durante il quale ricopre i più svariati impieghi, diventando artigliere dell'esercito imperiale, medico alla corte moghul, commerciante di farmaci e unguenti di sua produzione.
Di grande rilievo è inoltre il ruolo di traduttore e intermediario culturale che Manucci svolge tra i Moghul e i rappresentanti degli insediamenti portoghesi, inglesi e francesi in India che lo porta a trasferirsi dalla corte del Gran Moghul alle colonie europee di Goa, Madras e Pondicherry.

In età avanzata Nicolò decide di narrare la propria storia e quella dell'Impero Moghul, della quale fu testimone e attore, ovvero il lungo regno di Aurangzeb (1618-1707), contemporaneo a quello di Luigi XIV, durante il quale l'Impero Moghul raggiunge l'apice della sua espansione, potenza e influenza.
Tale impresa non si dimostra meno coraggiosa delle precedenti: pur parlando molte lingue, Manucci non è in grado di scriverne quasi nessuna e così decide di dettare le sue memorie a scrivani italiani, francesi e portoghesi. Nasce in questo modo la sua Storia del Mogol, imponente opera letteraria che racconta gli eventi salienti della storia indiana dell’epoca in tre lingue: italiano, francese e portoghese. La narrazione risponde al desiderio di Nicolò Manucci di lasciare traccia della propria avventurosa esperienza di vita e della cultura indiana, di cui divenne raffinato conoscitore, allo scopo di farne giungere notizia in patria. Contestualmente, Manucci commissiona ad artisti indiani un vasto corpus di miniature da inviare in Europa come accompagnamento visivo dei suoi manoscritti, illustrazioni raccolte in due libri, il Libro Rosso e il Libro Nero.

In occasione della mostra viene pubblicatoil volume I libri indiani di Nicolò Manucci (1638-1720), il secondo approfondimento della collana I Quaderni dell’Albero d’Oro, edito da Fondazione dell’Albero d’Oro Edizioni (96 pagine, italiano, 15,00 €). Questo studio sintetico curato da Piero Falchetta con la collaborazione di MartaBecherini ripercorre le vicende editoriali e indaga il contesto storico e culturale che portarono alla non pubblicazione dei manoscritti della Storia del Mogol così come era stata concepita dal suo autore.

Infine il sabato e la domenica alle 11:00 e alle 15:00 sarà possibile partecipare allevisite guidate della mostra in italiano (in inglese su richiesta) senza sovrapprezzo. La visitaguidata potrà essere prenotata attraverso la biglietteria online sul sito della Fondazione dell’Albero d’Oro oppure presentandosi direttamente presso la biglietteria di Palazzo Vendramin Grimani.

Palazzo Vendramin Grimani sarà così aperto al pubblico con la mostra Nicolò Manucci, il Marco Polo dell’India. Un veneziano alla corte Moghul nel XVII secolo al primo piano nobile e con la mostra fotografica Nikos Aliagas. RegardsVénitiens al piano terra per l'intera stagione, senza interruzioni, fino al 26 novembre 2023.

Informazioni utili per la visita

Orari: da lunedì a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Biglietti: intero € 7, ridotto € 5.
E-mail: info@fondazionealberodoro.org
Sito web: Fondazione dell'Albero d'Oro



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