Festa del Redentore 2017 di Venezia - Bacino San Marco e Isola della Giudecca - Venezia
(Foto:
La Chiesa del Redentore e il ponte votivo - Antonio Canal detto
il Canaletto)
Notizie sulla Festa del Redentore di Venezia
- La Festa del Redentore si terrà sabato 15 e domenica 16 luglio 2017.
Evento in corso la 3° domenica di luglio 2017 (sabato i fuochi e festa in bacino San Marco)
La Festa del Redentore si celebra ogni anno la terza domenica di luglio (lo spettacolo dei fuochi è il sabato precedente, e non è detto che sia il terzo del mese).
Festa del Redentore di Venezia
La Festa del Redentore si celebra a Venezia dal 20 luglio del 1577 quando un primo ponte di barche fu posto per far raggiungere alla cittadinanza il luogo dove si stava edificando la Chiesa del Santissimo Redentore; non un tempio cristiano qualsiasi ma quello che il doge Alvise Mocenigo fece voto di erigere
per liberare dal flagello della peste più terribile che Venezia conobbe nella sua storia e che, tra il 1577 e il 1577, uccise più di 50 mila cittadini, compreso il successore di Alvise, il doge Sebastiano Venier.
Oggigiorno la festa del Redentore è certamente il momento più importante
per la città di Venezia e per i suoi abitanti, i quali si radunano sulla
riva della Giudecca già alla mattina per poter trovare un posto nelle tavole
che tradizionalmente vengono disposte per cenare all'aperto.
Ma per chi possiede una barca la Festa del Redentore è un rito imprescindibile; si tratta di un giorno sacro per ogni veneziano doc, un giorno in cui non si può essere fuori città per nessun motivo. Le barche vengono addobbate a festa con luci e lampade di ogni sorta, mentre festoni di ogni tipo adornano gli scafi da poppa a prua coronando uno scenario dove si consuma la vera festa: musica e balli per tutto il giorno fino a notte tarda, piatti veneziani serviti sulla tavola a centro barca per una gita che inizia per molti già al mattino, toccando i luoghi favoriti della laguna di Venezia. Appuntamento finale alla sera per tutti in Bacino San Marco dava o davanti alla Giudecca.
Per tutte le migliaia di sfortunati che non posseggano una barca, amici con una barca, o non vogliano spendere cifre incredibili per montare su una barca, resta la possibilità di vedere i fuochi d'artificio dalle rive scegliendo uno dei tanti posti da cui sono visibili.
Senza dubbio - dopo 20 anni
di Festa del Redentore celebrati a terra - mi azzardo ad affermare che il posto migliore è l'Isola della Giudecca, che poi è il luogo più devoto alla festa.
Durante la Festa del Redentore infatti l'isola della Giudecca viene unita a Venezia tramite un ponte di piattaforme
galleggianti (in principio il ponte era composto da 80 galee) che è percorribile
fino alle 10.30 di sera e dopo lo spettacolo dei fuochi. Il ponte finisce simbolicamente di fronte alla
facciata della chiesa del Redentore.
Verso sera il bacino San Marco viene
preso d'assalto da tutti i tipi d'imbarcazione addobbate con luminarie e
festoni. A bordo si servono i piatti tradizionali della festa: pasta e fagioli,
sarde in saor, vino a profusione, danze e musiche fino al momento culminante
della festa: l'esplosione pirotecnica dei fuochi d'artificio.
Lo scenario
come si vede anche dalle foto riportate a fianco è superlativo: Venezia
si veste a festa celebrando se stessa attraverso un rito che è sempre lo
stesso dal 21 luglio del 1578.
Al termine dei "fuochi" tutte le barche percorrono
in parata spontanea il Canal Grande oppure raggiungono il Lido per aspettare
il sorgere del sole sulla spiaggia come vuole la tradizione. Il giorno successivo
è il momento delle celebrazioni religiose nella chiesa del Redentore e delle
competizioni remiere che sempre accompagnano questo giorno.
Piatti tipici della Festa del Redentore di Venezia
Le celebrazioni del Redentore sono accompagnate sempre dai piatti tradizionali tipici della Festa del Redentore che sono i seguenti:
- pasta e fasioi
-
bovoleti
-
sarde in saor
-
anara col pien
Il menù è accompagnato sempre da vino a profusione.
Come arrivare alla Festa del Redentore di Venezia
La festa è vissuta da tutta la città e dai turisti che si riversano in Bacino San Marco verso sera. Ma il miglior posto per vedere i fuochi a detta di tutti, e da sempre fulcro vitale della Festa del Redentore, è l'Isola della Giudecca. Ci si arriva da Piazzale Roma con una passeggiata di 20 minuti oppure con i seguenti vaporetti:
- Linea 6 Piazzale Roma con Fermata Zattere. Da qui si prosegue a piedi fino al ponte votivo che porta alla Giudecca.
- Linea 2 Piazzale Roma con Fermata Giudecca Palanca.
Programma Festa del Redentore Venezia
Sabato:
- ore 16.00: Bellini Canella brinda con la Città di Venezia
- ore 19.00: apertura del Ponte Votivo
- ore 22.30: chiusura del Ponte Votivo
- ore 23.30:
Fuochi d'artificio
- ore 00.30:
Riapertura del Ponte Votivo
Domenica:
- ore 16.00: Inizio delle regate
- ore 19.00: Santa Messa solenne celebrata dal Patriarca di Venezia alla Chiesa del Redentore alla Giudecca
Celebrazioni religiose Festa del Redentore Venezia
- Benedizione del Patriarca di Venezia sulle gradinate della Chiesa del Redentore per l'apertura del ponte
-
Processione al Redentore
- Messa alle 19.00 alla Chiesa del Redentore
- Messa alle 0.30 alla Chiesa del Redentore
-
Otto messe la domenica che culminano nella Messa Solenne delle 19.00
Le regate del Redentore
Si svolgono lungo il Canale della Giudecca la domenica pomeriggio e si presentano tutti i campioni del remo presenti in laguna essendo una classica del calendario competitivo della voga veneta:
- 16.00: Regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi
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16.45: Regata su pupparini a 2 remi
-
17.30: Regata su gondole a 2 remi
Vai alla pagina della Regata del Redentore
Storia della Festa del Redentore di Venezia
La Festa del "Redentore" nasce nel XVI secolo come celebrazione della fine
di una devastante pestilenza che decimò la popolazione di tutta Europa.
Venezia non fu immune al contagio e contò più di 50.000 vittime tra la popolazione così che il doge Alvise Mocenigo fece voto di erigere
un tempio in ringraziamento al Redentore, voto che fu successivamente sciolto
dal suo successore, il doge Sebastiano Venier, il quale indisse un concorso
per la costruzione del tempio che fu vinto dal famoso architetto Palladio.
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